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Etto, telecronaca della Juve per battere la sindrome di Jeune

Etto, telecronaca della Juve per battere la sindrome di Jeune

Make-a-wish, 12enne di Cagliari in Sky con Bergomi e Del Piero

CAGLIARI, 30 marzo 2023, 19:23

Redazione ANSA

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Etto, telecronaca della Juve per battere la sindrome di Jeune - RIPRODUZIONE RISERVATA

Etto, telecronaca della Juve per battere la sindrome di Jeune - RIPRODUZIONE RISERVATA
Etto, telecronaca della Juve per battere la sindrome di Jeune - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aveva un sogno: raccontare una partita della sua Juventus come un telecronista. E lo ha realizzato: da Cagliari è volato a Milano negli studi di Sky Sport per descrivere le prodezze di Rabiot e compagni nella gara di Europa League tra i bianconeri e il Nantes. Protagonista Antonio, ma familiari e amici lo chiamano Etto, ragazzo di Cagliari di 12 anni affetto dalla sindrome di Jeune.

L'assist è arrivato da Make-A-Wish Italia, la onlus con sede a Genova che realizza i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie. Etto prima ha incontrato lo staff e, per realizzare il suo sogno, ha partecipato alla Maw League. Una vera e propria accademia costituita dall'associazione, un percorso nato con lo scopo di accompagnare i bambini alla realizzazione del desiderio attraverso una serie di attività legate al tema del desiderio e che è in grado di dare valore aggiunto grazie alla condivisione con altri bambini che, come Etto, attendono di realizzare il loro desiderio al fianco di Make-A-Wish. Poi si è entrati in pieno clima partita.

Come un vero giornalista in trasferta, Etto a Milano ha soggiornato all'NH Hotel. Poi la tappa negli studi di Sky Sport: ha conosciuto il team e, Andrea Marinozzi, uno dei telecronisti di Sky. Antonio, emozionato ed entusiasta, ha dimostrato subito di essere a suo agio, con il microfono davanti allo schermo, pronto a non perdere un minuto della partita. Poi un'altra sorpresa per lui: l'incontro con Beppe Bergomi e Alessandro Del Piero, due campioni del mondo.

"Un sogno è come una meta, che tu pensi di poter raggiungere: così ti concentri su cose che non sono gli ospedali, la malattia, non quello che ti è stato negato ma quello che puoi avere", racconta la mamma di Etto. "Questa esperienza Antonio non se la dimenticherà per tutta la vita - aggiunge il papà - Per questo, un grazie va al lavoro importante di Make-A-Wish Italia". La Onlus Make-A-Wish Italia, da quando è stata fondata nel 2004, ha già realizzato più di 2.600 desideri. 
   

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