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Bocciata mozione di sfiducia, la maggioranza salva Solinas

Bocciata mozione di sfiducia, la maggioranza salva Solinas

Fi critica e per opposizioni, 'legislatura è già finita'

CAGLIARI, 29 marzo 2023, 12:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Respinta: la maggioranza di centrodestra della Regione Sardegna non vacilla e boccia compatta la mozione di sfiducia al presidente Christian Solinas. Il via libera al ddl Calderoli sull'autonomia differenziata della Regione, attraverso il voto dell'assessore Carlo Doria nella conferenza Stato-Regioni, non ha compromesso la tenuta della maggioranza a guida sardista cha ha davanti ancora una decina di mesi di vita.

Nonostante alcuni interventi critici, soprattutto tra le fila di Fi, la mozione presentata dalle opposizioni è stata respinta con 36 voti contrari su 58 consiglieri votanti, due sole assenze e un solo astenuto, lo stesso governatore Solinas. Un voto scontato anche alla luce delle modalità di scrutinio, palese e per chiamata nominale, che non ha consentito ai mal di pancia di alcuni in maggioranza di tradursi nella presenza di eventuali franchi tiratori. Il dibattito, nato dalla mancata condivisione con l'Assemblea della posizione sulla riforma delle autonomie, è durato oltre quattro ore, si è chiuso a tarda sera e, con i numerosi interventi che si sono susseguiti dai banchi della minoranza, si è allargato a tutta la linea politica della giunta Solinas.

"È sotto gli occhi di tutti i sardi - ha sostenuto Michele Ciusa (M5s) -: questa legislatura è già finita, bisogna decidere solo come chiuderla". Pesante l'attacco del collega gallurese Roberto Li Gioi, che in rima ha infilato una serie di affondi contro il presidente e gli alleati di governo, e dei Progressisti con Massimo Zedda e Gianfranco Satta, poi il Pd con il neo segretario Piero Comandini, Rossella Pinna e il capogruppo Gianfranco Ganau e Avs con Maria Laura Orrù ed Eugenio Lai.

Nella sua replica Solinas è passato al contrattacco: "Questo dibattito ci ha restituito la portata strumentale di questa mozione di sfiducia - ha esordito il presidente -, ma sono rinfrancato sul fatto che questa formula di governo governerà per i prossimi 15 anni, perché si trova davanti a un'opposizione senza verità e senza progetti". Un'opposizione che ha definito "la peggiore minoranza della storia autonomista". Sulla riforma Solinas ha ricordato che "il parere in seno alla Conferenza delle Regioni è "di competenza dei governatori". E l'affondo: "Nemmeno nelle stagioni più buie della stagione autonomistica, abbiamo assistito a una tale personalizzazione degli attacchi - ha stigmatizzato -. Si può essere in disaccordo e contestare anche in maniera violenta, ma la grammatica istituzionale non può e non deve consentire il decadimento del lessico e degli atteggiamenti in quest'aula". 
   

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