Sardegna bocciata per la garanzia sulle cure essenziali. Lo rileva la Fondazione Gimbe in un'analisi relativa al monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza attraverso il nuovo sistema di garanzia, i cui dati già pubblicati dal ministero della Salute evidenziano che solo 11 regioni risultano adempienti nel 2020. La Sardegna, che raggiunge un punteggio massimo di 179 su 300, è tra quelle inadempienti. Nel dettaglio, nel 2020 sulla base del punteggio totale sulle prestazioni che il servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, la Sardegna si posiziona 15/a tra le regioni e province autonome.
Secondo il nuovo sistema di garanzia (Nsg) ha registrato un punteggio insufficiente nell'area distrettuale (48,95 su 60 collocandosi al 20/o posto su 21 regioni) e nell'area ospedaliera (59,26 su 60, 17/o posto). Va meglio sul fronte della prevenzione dove l'Isola si piazza all'11/o posto.
La Fondazione Gimbe ha, inoltre, analizzato le differenze tra gli adempimenti 2020 e quelli 2019, per valutare l'impatto della pandemia sui punteggi totali delle regioni. Rispetto al 2019, nel 2020 i punteggi totali sono peggiorati in tutte le regioni - fatta eccezione per la Provincia Autonoma di Trento e la Valle d'Aosta - dimostrando che la pandemia ha rappresentato un forte "stress test" per la sanità italiana. Tra le 11 regioni con gap superiore a 20 punti - "che si trovano al Sud, di fatto risparmiato dalla prima ondata" - c'è anche la Sardegna con un punteggio del -27,2, che la pone al 15/o posto su 21.
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