"Una Manovra senz'anima, con risorse a pioggia e costruita in maniera estemporanea". Non cambia il giudizio di Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, sulla Finanziaria da dieci miliardi che ha avuto il via libera nella notte. Nemmeno i lavori in Aula sono riusciti a migliorarla, spiega Agus: "Un testo che si è scritto in Aula maldestramente, solo così si possono spiegare le decine di emendamenti che hanno introdotto argomenti ex novo e di corsa, interventi anche consistenti, l'esempio più lampante è il pacchetto di opere straordinarie per Cagliari, non concordate col Comune, o gli stanziamenti all'università di Sassari".
Per l'esponente dell'opposizione "la stesura fa pensare che anche quest'anno succederà ciò che è già accaduto: parti della norma inapplicabili, spesa parcellizzata e confusionaria e miliardi stanziati e non spesi, come l'anno scorso che sono arrivati a oltre 2,5 mln".
"Nessuna risposta ai sardi e nessuna visione dello sviluppo della Sardegna - commenta il consigliere regionale del Pd e candidato alla segreteria dei Dem, Giuseppe Meloni - è una Finanziaria deludente, la prima politica e anche l'ultima che produrrà effetti in questa legislatura, avremmo preferito maggiore attenzione". Per Meloni nei lavori sui correttivi "si sarebbe dovuto procedere in maniera diversa, non con interventi singoli e parcellizzati".
Si focalizza sull'emendamento last minute per lo stadio del Cagliari e le altre opere Roberto Li Gioi, del M5s: "L'emendamento sullo stadio è la conferma dei veri obiettivi che la Finanziaria aveva sin dall'inizio - sottolinea - l'enorme speculazione edilizia che viene generata, mette in evidenza gli appetiti". Sul risultato finale della Manovra il consigliere pentastellato è convinto che "ancora una volta si è dimostrata la capacità di perdere tempo per poi arrivare con l'affanno a mettere toppe, nonostante collaborazione dell'opposizione era impossibile migliorare questa legge".