(ANSA) - CAGLIARI, 05 MAG - La tecnologia per tenere i
contatti dal mare con la terraferma in condizioni di estrema
difficoltà e limitatezza di segnale. Questa mattina è stata
simulata una collisione fra due barche nella rada di Cagliari,
con successiva ricerca di un disperso in mare ed evacuazione
medica di un passeggero ferito. E, all'interno del terminal del
molo Ichnusa, l'AdSP ha allestito una centrale operativa per lo
scambio di informazioni col natante in difficoltà.
È il test del progetto Interreg ISIDE (Innovazione per la
SIcurezza DEl mare), organizzato a Cagliari dall'AdSP del Mare
di Sardegna e dall'Università degli studi di Cagliari.
È stata l'occasione per sperimentare i nuovi apparati sviluppati
dai partner progettuali, basati su una tecnologia accessibile
(fruibile da smartphone, tablet e smartwatch) anche per l'utenza
non professionale.
L'esercitazione di oggi - che segue un lungo periodo di studi
avviato nel 2019, finanziato con 1 milione e 955 mila euro di
fondi FESR - è la seconda in Italia, dopo quella di Genova ad
aprile. "Attraverso questa esercitazione - ha spiegato
Gianfranco Fancello, professore all'Università di Cagliari -
abbiamo testato un nuovo sistema di comunicazione fra natante e
Capitaneria, riuscendo a garantire, nonostante condizioni
critiche di operatività, un flusso di informazioni chiaro, con
errori umani di comprensione e di interpretazione limitati".
Pieno sostegno a ISIDE dall'Autorità di Sistema Portuale del
Mare di Sardegna, partner progettuale e organizzatrice
dell'evento con la collaborazione della Direzione Marittima.
"Siamo fermamente convinti della necessità di mettere in campo
anche il nostro supporto per la prevenzione degli incidenti in
mare, in particolare per il naviglio commerciale che scala
quotidianamente i nostri porti", ha detto il presidente
dell'Adsp Massimo Deiana. (ANSA).
Nuove tecnologie per aumentare la sicurezza in mare
Test e simulazione di incidente al porto di Cagliari
