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Pecorino Romano, rincari mettono a rischio filiera ovina

Pecorino Romano, rincari mettono a rischio filiera ovina

Consorzio Tutela rinegozia mutui per garantire più liquidità

MACOMER, 25 aprile 2022, 12:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"E' un momento molto complicato, in cui l'intera filiera è soggetta a pesanti rincari, anche del 100%. Aumenti che vanno dall'energia ai carburanti, dalle materie prime fino ai cartoni per le confezioni, e poi mangimi, concimi e gasolio. Rincari che pesano sugli allevatori ma anche sui trasformatori, e che di fatto vanificano tutti gli sforzi fatti finora per portare il pecorino romano a un valore mai raggiunto sul mercato, azzerando l'aumentato margine di guadagno per la necessità di dover far fronte a costi di produzione alle stelle". L'allarme è del presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano DOP, Gianni Maoddi.
    Un'emergenza vera e propria, che potrebbe far precipitare le sorti del comparto.
    Sul mercato oggi si rilevano prezzi mai registrati prima, influenzati dalla ridotta disponibilità della produzione 2021.
    "La nuova produzione sarà vendibile dal mese prossimo e da quel momento potremo valutare esattamente il livello dei consumi e dei prezzi", spiega Maoddi sollecitando però un nuovo corso dell'intera politica agricola. "Oggi più che mai ci rendiamo conto che mancano le materie prime e siamo tutti costretti a pagare prezzi esagerati spostando la ricchezza altrove, il sistema deve essere rivisto, bisogna incentivare chi produce anziché dare aiuti inutili per non produrre e se poi la remunerazione non fosse sufficiente bisogna intervenire per riequilibrare il reddito della produzione primaria. E poi - conclude il presidente del consorzio - urgono incentivi ad agricoltori e allevatori per stare nelle campagne, cosa che risolverebbe il problema dello spopolamento e della disoccupazione creando benefici per l'intera economia della nostra isola l Consorzio sta già facendo la sua parte per provare a limitare i danni. "Abbiamo negoziato con alcune banche l'aggiornamento dei costi di produzione del pecorino romano sottoposto a pegno rotativo, in modo da poter garantire un prestito più adeguato a chi ne faccia richiesta, per aiutarlo ad affrontare gli aumenti che interessano l'intera filiera",conclude il presidente.
   

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