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Verso bagno di folla per i riti della Settimana Santa

Verso bagno di folla per i riti della Settimana Santa

Cerimonie suggestive a Cagliari, Alghero e Castelsardo

CAGLIARI, 15 aprile 2022, 13:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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DI STEFANO AMBU

Tre città di mare. Che per il turismo pasquale non puntano solo su spiagge e passeggiate sulla riva. Ma anche su fede e tradizione. Con Cagliari, Alghero e Castelsardo capitali dei riti della Settimana Santa, in vista di una Pasqua che sarà preludio della stagione estiva. Celebrazioni particolari che mescolano rispetto canonico dei riti della Passione con "aggiustamenti" legati alle abitudini e alle parlate locali. Un ritorno quasi alla normalità dopo funzioni e processioni annullate dalla pandemia.

La ricostruzione degli ultimi giorni di Cristo è partita con la Domenica delle Palme. Con un crescendo che passa dall'Addolorata del Giovedì Santo ai Misteri di Venerdì Santo e Sabato Santo. A Cagliari la città è coinvolta con i suoi principali monumenti e le sue chiese più antiche. Protagoniste le arciconfraternite: Solitudine, Santissimo Crocifisso, Gonfalone, Congregazione Mariana Degli Artieri Di San Michele e Comitato Di Santa Maria Chiara. Momento clou il rito de "Su Scravamentu" ("Lo Schiodamento") di Cristo dalla Croce e la sua deposizione previsto per il sabato nella Cattedrale di Santa Maria. "Finalmente, dopo due anni di Coronavirus, possiamo ritornare a celebrare i riti in presenza - commenta l'assessora alla Cultura Maria Dolores Picciau - Credo che i cagliaritani abbiano sentito molto la mancanza di questi momenti, che come sempre saranno carichi di emozione e capaci di coinvolgere tutta la città".

Dopo due anni di stop alla partecipazione pubblica anche Castelsardo si riprende quasi in toto i riti della Settimana Santa curati secondo tradizione dalla Confraternita dell'Oratorio di Santa Croce. Un tuffo all'indietro anche alla ricerca e riscoperta di dettagli e memorie locali per celebrare in modo unico soprattutto il Lunissanti. Partenza all'alba dalla chiesetta di Santa Maria delle Grazie con la vestizione degli Apostoli e l'uscita del corteo allo spuntare del sole con una passeggiata sino alla abbazia di Tergu passando per gli antichi camminamenti e sentieri campestri battuti dai fedeli per decenni. Il Venerdì Santo avrà come scenario la cattedrale di Sant'Antonio Abate. Infine grande festa lunedì con Castelsardo che torna indietro nel tempo per ritrasformarsi nella cittadina medioevale che è stata, con sfilate in costume, musiche e danze dell'epoca.

Ritornano tra la gente anche le processioni e le celebrazioni religiose nella "Settimana Santa a l'Alguer", programma di eventi realizzato in collaborazione tra la Diocesi Alghero-Bosa, la Confraternita della Misericordia, l'amministrazione comunale e la Fondazione Alghero. "La nostra tradizione più importante, l'elemento identitario più forte e tra i più significativi dell'intera Sardegna, ritorna finalmente tra la gente, tra i tanti ospiti che giungono ad Alghero. C'è tanta voglia di partecipazione - sottolinea il sindaco Mario Conoci - con tutte le precauzioni che l'emergenza sanitaria ancora presente ci impone, ad un grande rito religioso, assolutamente denso di fede che si rinnova da oltre 500 anni, e che tradizionalmente conduce all'avvio della stagione turistica". Momento centrale il rito del Discendimento - il Desclavament, venerdì alle 20.30 in Cattedrale con trasmissione in diretta su emittente locale, internet e sul maxischermo all'esterno della Cattedrale di Santa Maria. La conclusione, domenica 17 aprile, con la messa solenne di Pasqua celebrata alle 10.30 e alle 12 in Cattedrale dal vescovo, padre Mauro Maria Morfino. 

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