(ANSA) - CAGLIARI, 14 APR - E' sardo un agnello su due che
finirà nelle tavole degli italiani per Pasqua. Lo rivela il
Consorzio dell'agnello di Sardegna Igp (Contas) che esprime
soddisfazione per le quotazioni record raggiunte ad aprile.
Per Pasqua nelle prime due settimane di aprile sono stati
macellati 65mila agnelli marchiati Igp, il 78% di quelli sardi.
E il prodotto made in Sardinia fa la parte del leone anche a
livello nazionale, contando il 50% dei circa 200mila agnelli
macellati in questo mese in tutta la Penisola.
Ma l'exploit si registra nel prezzo. Mai l'agnello aveva
raggiunto queste quotazioni. In media l'agnello di Sardegna Igp
è stato pagato al pastore 70 euro a capo, mentre nei banchi
della Grande distribuzione si sono registrati prezzi intorno ai
90 euro ad agnello intero.
La filiera dell'agnello di Sardegna Igp registra per Pasqua un
fatturato totale di circa 6,5 milioni di euro, 5,7 dei quali
andranno ai 2.600 allevamenti che hanno macellato agnelli in
questo mese.
"La pandemia e adesso anche le tensioni internazionali dovute
alla guerra - dice il presidente del Contas Battista Cualbu -
hanno avvicinato ancora di più il consumatore ai prodotti del
territorio. Chi acquista lo fa con maggiore consapevolezza e
controlla l'origine di ciò che porta a tavola. Questo ha fatto
accrescere la domanda di prodotto sardo, ed in particolare
dell'agnello che è il simbolo del menù pasquale a fronte di una
offerta limitata vista la stagione avanzata dei parti delle
pecore".
"Al maggior prezzo corrisponde anche un'eccellente qualità del
prodotto - afferma il direttore del Contas Alessandro Mazzette -
in quanto le piogge cadute in Sardegna nelle ultime settimane
hanno favorito lo sviluppo delle essenze foraggere tipiche della
primavera che hanno trasmesso alle carni dei nostri agnelli il
sapore caratteristico e la qualità unica ricercata dai
consumatori". (ANSA).
Pasqua: sardo un agnello su due nelle tavole degli italiani
Consorzio, fatturato record di 6,5 milioni per filiera Igp
