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Teatro: essere o apparire, il dilemma di un Amleto moderno

Teatro: essere o apparire, il dilemma di un Amleto moderno

Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari al TsE di Cagliari

CAGLIARI, 04 aprile 2022, 16:12

Redazione ANSA

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Al grande talento istrionico unisce il gusto per la satira e l'analisi del reale, insieme alla caratteristica, invisibile sulla scena, di una progressiva cecità che ne ha forse acuito la sensibilità. Gianfranco Berardi, Premio Ubu 2019, è protagonista di "Amleto Take Away" andato in scena al TsE di Cagliari, penultimo appuntamento della Stagione di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno. Il protagonista è un antieroe, ispirato al personaggio shakespeariano, "simbolo del dubbio e dell'insicurezza, icona del disagio e dell'inadeguatezza", spiega l' attore, costretto a confrontarsi con la precarietà del lavoro e dei sentimenti e il dogma dell'apparire nella società contemporanea.
    Uno spettacolo ironico e coinvolgente, scritto e diretto insieme a Gabriella Casolari che, da servo di scena, fa funzionare la macchina teatrale, per poi trasformarsi in una moderna Ofelia, ferita ma ancora piena di amore e di speranza.
    "La pièce - racconta Berardi - parla dell'uomo contemporaneo e delle difficoltà che ha oggi a vivere in questa società, in questo sistema, in quanto preda di una confusione e di un'insicurezza che non lo fa più dubitare per necessità di acuire lo spirito critico, di interrogarsi sul senso delle cose, ma lo spaventa e lo inquieta: la domanda che si fa il nostro Amleto è 'essere o apparire?', ovvero 'a che serve sgomitare e lottare contro noi stessi e il mondo che ci circonda per cercare di aumentare la nostra consapevolezza e capire la propria essenza, quando quello che conta è come si appare?'".
    Tra note autobiografiche, dalla scoperta della malattia alla scelta di fare teatro, "per vedere, e mostrare, attraverso uno sguardo interiore, quello che gli altri non vedono", come suggerisce l'attore, affiorano i personaggi del dramma elisabettiano. "Shakespeare, in modo particolare con l'Amleto, per me è stato un modo per riportare in vita qualcosa che puzzava di vecchio - confessa Berardi - che sembrava sepolto: quella tradizione che sembrava ormai inutile, superata, abusata e prezzolata". Nel "teatro contro temporaneo" della Compagnia Berardi Casolari, è fondamentale "la poesia - chiarisce - in quanto arte concreta del trasformare in bellezza, in armonia, in musicalità la vita quotidiana".
   

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