Contagi in aumento in Sardegna,
dove nelle ultime 24 ore si registrano 259 casi confermati di
positività al Covid (+37). E primi cittadini che corrono ai
ripari per cercare di limitare i contagi. Così in due centri
dell'Oristanese i sindaci hanno emesso due distinte ordinanze: a
Santu Lussurgiu chiuse tutte le scuole di ordine e grado dopo un
focolaio scoppiato in ambito scolastico; a Ghilarza mascherine
obbligatorie anche all'aperto.
Intanto continua a crescere il numero delle vaccinazioni
anti-Covid che nell'Isola: nella settimana tra il 13 e il 19
dicembre, sono state toccate le 85 mila dosi, 17mila in più
rispetto alla settimana dal 6 al 12 dicembre e 358 mila in
totale. Crescono anche le prime dosi, 6.049, anche per effetto
dell'avvio della campagna di vaccinazione nella fascia dai 5
agli 11 anni. Complessivamente in Sardegna sono state
somministrate 2.890.000 dosi e ha concluso il ciclo di
vaccinazione circa il 79% dei residenti. La Regione è
preoccupata per il peggioramento del quadro epidemiologico
generale ma i ricoveri continuano a rimanere sotto la soglia
critica, al 5% nelle terapie intensive (12, +1) e al 7% in area
medica che sono 119 (+3).
"Questa nuova accelerazione - dichiara il presidente della
Regione, Christian Solinas - non può che essere un segnale
positivo in un momento in cui tutte le forze in campo sono
impegnate ad arginare l'avanzata del virus. Il Covid, nelle sue
varianti, resta una minaccia per tutti e vaccinarsi è
fondamentale, un gesto d'amore per se stessi e di grande
solidarietà verso gli altri". "In questo scenario - osserva
l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -l'incremento
del numero di vaccinati e il rafforzamento della copertura
vaccinale per chi ha già completato il ciclo non possono che
essere un bene e il nostro sistema sanitario, in questo senso,
continua a rispondere in maniera efficiente a una campagna che
non ha precedenti per impegno e proporzioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA