Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calcio: Cagliari riparte da confronto tra mister e squadra

dopo il pareggio-beffa 1-1 con salernitana

Calcio: Cagliari riparte da confronto tra mister e squadra

"Tifosi hanno ragione: dobbiamo fare di più"

CAGLIARI, 27 novembre 2021, 10:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un black friday anche per il Cagliari, ma senza sconti dalla Salernitana e dalla classifica: rossoblu sempre ultimi. E con una doppia mazzata psicologica da digerire: solita beffa nel finale e chance buttata al vento quando i tre punti sembravano in tasca. Finale amaro. E dopo partita con confronto con i tifosi. Anche con la partecipazione di Mazzarri: "Ci sono vicini, ci incoraggiano - ha detto ieri in sala stampa - si lamentano e hanno ragione: dobbiamo fare di più". E oggi il confronto sarà tra mister e giocatori. Tema: perché, dopo il vantaggio, la squadra ha smesso di giocare.

"Sono incavolato nero - ha detto - un delitto pareggiare una partita così. Dovevamo essere più cattivi: eravamo in vantaggio e ci siamo ritirati. Bisogna cambiare atteggiamento".

Un pareggio che non va giù: "Abbiamo dominato per tutta la gara, fatto l'impossibile per trovare il gol. Forse l'unico neo è che si poteva andare in vantaggio prima, siamo stati poco lucidi, ma l'inerzia era nostra, abbiamo tirato quindici volte verso la porta della Salernitana: loro hanno segnato in pratica al primo tiro nello specchio. Ci gira male, però lo diciamo da tempo e non vorrei diventasse una scusa". La metamorfosi. "Dopo il gol di Pavoletti si è cambiato atteggiamento: dovevamo pressare alti, erano entrati anche dei ragazzi freschi. Invece siamo stati rinunciatari, non andavamo al tackle, abbiamo temporeggiato, senza tenere la palla. Forse si è avvertita un po' di stanchezza, è subentrata la paura, ma dobbiamo essere più coraggiosi e cattivi, non guardare la classifica. Contro il Sassuolo era andata diversamente, sul 2-2 abbiamo provato a vincere".

A fine gara anche un'autoanalisi delle mosse dalla panchina "Volevo rimanere coi tre attaccanti anche per dare un segnale agli avversari, però mi è sembrato che la squadra soffrisse, Joao stava correndo molto per dare copertura, la Salernitana ha messo dentro tre o quatto attaccanti, allora ho pensato di rinunciare a Keita. Pensavo che con un centrocampista in più si potesse palleggiare meglio. Come era già accaduto col Venezia, abbiamo buttato via due punti, ed è un pareggio che brucia".
    Subito in campo perché martedì c'è un'altra battaglia in casa del Verona. La posizione di Mazzarri rimane salda: il tecnico proverà a recuperare Godin e a far crescere la condizione di Dalbert, ieri in campo dopo un lungo stop e di Pavoletti, part time con la Salernitana dopo il problema alla coscia dei giorni scorsi.  

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza