Diminuiscono gli incidenti
stradali in Sardegna, che scendono al di sotto della media
nazionale, ma sale il numero di vittime. È quanto emerge, in
estrema sintesi, dal focus tracciato dall'Istat sugli incidenti
stradali.
Secondo lo studio, nel 2020 in Sardegna si sono verificati 2.479
incidenti stradali con 95 morti e 3.340 feriti. Rispetto al 2019
il numero degli incidenti, anche a causa della pandemia, è sceso
del 31,8%, come sono diminuiti i feriti del 37,8, due dati più
bassi rispetto alla media nazionale che ha invece registrato un
-31,3%.
Diversa, invece, la situazione dei decessi: in Sardegna nel 2020
sono aumentati del 33,8% contro il 24,5% rispetto al dato
nazionale. Al primo posto per numero di vittime il Sud Sardegna
con 30 incidenti mortali, seguito da Cagliari con 20, Nuoro 17,
16 Sassari e 12 Oristano.
Sempre dalla statistica emerge un altro dato allarmante: nel
2020 l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini,
giovani e anziani), morti in incidente stradale, in Sardegna è
superiore alla media nazionale (45,3% contro 44,9%). Importante
anche lo spaccato tracciato dall'Istat sul rischio di incidenti
e sulle strade più pericolose dell'Isola. Secondo l'analisi tra
il 2019 e il 2020 diminuisce l'indice di incidenti con feriti
passato da 147,9 a 134,7, mentre aumenta quello di incidenti con
morti da 2 a 3,8 decessi ogni 100 incidenti. "La strada Statale
131 rimane tra le più pericolose della Sardegna, con 9 decessi,
190 feriti e indice di mortalità pari a 6,7, in aumento rispetto
al 2019 (2,5) - si legge nel focus Istat -. Segue la Ss 130, con
6 morti (0 nel 2019), 64 feriti, indice di mortalità pari a 16,2
e indice di lesività di 173. Nessun decesso lungo la ss 129 (4
nel 2019 con indice di mortalità di 9,8)".
L'indice di mortalità cresce significativamente nei comuni di
Cagliari, Decimomannu, Paulilatino, Cardedu, Villasor e Olbia,
diminuisce decisamente a Sassari, Siniscola, Quartu Sant'Elena,
Dorgali e Tertenia. Per quanto riguarda i comportamenti che
provocano gli incidenti stradali ci sono la guida distratta, la
velocità, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la
mancata precedenza che complessivamente comprendono il 48,4% di
tutti gli incidenti stradali.
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