Anche le Università della
Sardegna in campo per consentire ai rifugiati di proseguire con
gli studi. Quattro dei 37 ragazzi destinatari di borse di studio
grazie al progetto Unicore - University Corridors for Refugees
continueranno lezioni ed esami a Cagliari e Sassari. Oggi sono
sbarcati a Fiumicino, pronti a raggiungere le loro nuove sedi.
Complessivamente i rifugiati vincitori di borse di studio sono
45.
Il progetto, iniziato nel 2019, ha finora visto la
partecipazione di 28 università che hanno messo a disposizione
negli ultimi tre anni oltre 70 borse di studio. La selezione
degli studenti, svolta dai singoli atenei, si è basata sul
merito accademico e la motivazione. I vincitori sono rifugiati
provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Repubblica
Democratica del Congo. Tra loro anche uno studente e una
studentessa che saranno iscritti all'Università di Cagliari, lui
alla laurea magistrale in Computer Engineering, Cybersecurity
and Artificial Intelligence, lei alla laurea magistrale in
Ingegneria Chimica e dei Processi Biotecnologici. Il progetto
per Cagliari è coordinato dal Prorettore
all'Internazionalizzazione Alessandra Carucci, mentre per
l'accoglienza dei ragazzi l'Ateneo del capoluogo sardo collabora
strettamente con la Caritas diocesana.
L'Università di Sassari, che partecipa al progetto per il
secondo anno consecutivo, ospiterà una studentessa e uno
studente eritrei per frequentare i corsi di laurea magistrale in
Scienze chimiche. L'anno scorso l'ateneo ha accolto tre studenti
eritrei iscritti nei corsi di laurea magistrale in Economia,
Wildlife Management Conservation and Control e Pianificazione e
politiche per la città, l'ambiente e il paesaggio. Gli studenti
inizieranno oggi il periodo di quarantena reso obbligatorio
dall'emergenza Covid-19, dopo il quale potranno avviare il loro
percorso universitario presso gli atenei su tutto il territorio
italiano.
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