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Vaccini: al via somministrazione Moderna in carcere Uta

Vaccini

Vaccini: al via somministrazione Moderna in carcere Uta

Associazione Sdr, sono 550 i detenuti coinvolti

CAGLIARI, 19 maggio 2021, 13:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sono iniziate anche nella Casa Circondariale "Ettore Scalas" di Uta )Cagliari) le vaccinazioni degli oltre 550 detenuti (114 stranieri e 20 donne). Le dosi vaccinali di Moderna sono state fornite dall'ATS l'inoculazione è curata dai Sanitari della struttura negli ambulatori dell'area sanitaria". Lo annunicia Maria Grazia Caligaris dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme", sottolineando "l'importante tappa nel raggiungimento di una maggiore sicurezza per le persone private della libertà e di tutti gli operatori del carcere".
    "L'avvio della vaccinazione - osserva Luciano Fei, responsabile dell'area sanitaria del presidio - è stato accolto con particolare favore dai detenuti. Un'amplissima maggioranza (circa il 95%) dei ristretti ha infatti accettato l'inoculazione dimostrando un alto senso di responsabilità anche con la consapevolezza che la vaccinazione costituisce una carta vincente contro il Covid19".
    "La vaccinazione nella Casa Circondariale - spiega il direttore Marco Porcu - rappresenta un momento significativo nel percorso di alleggerimento della pressione della pandemia dentro la struttura. Nonostante non si siano verificati focolai, grazie soprattutto al protocollo anticovid 19 applicato rigorosamente nel corso di questi ultimi 15 mesi, è evidente che la vaccinazione permette agli operatori penitenziari e ai volontari di riprendere le attività con maggiore sicurezza e serenità".
    "Il vaccino Moderna - ricorda Caligaris - ha una lunga durata ma fin dalla prima dose garantisce una copertura anticovid di oltre 80% ciò significa che le persone private della libertà correranno meno rischi nella quotidianità della vita in carcere e potranno, anche se con mascherina e gel disinfettanti, svolgere più serenamente le attività lavorative e ricreative nonché accedere ai permessi e svolgere i colloqui con i familiari, soprattutto con i bambini, con maggiore tranquillità".
   

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