"Sono iniziate anche nella Casa
Circondariale "Ettore Scalas" di Uta )Cagliari) le vaccinazioni
degli oltre 550 detenuti (114 stranieri e 20 donne). Le dosi
vaccinali di Moderna sono state fornite dall'ATS l'inoculazione
è curata dai Sanitari della struttura negli ambulatori dell'area
sanitaria". Lo annunicia Maria Grazia Caligaris
dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme", sottolineando
"l'importante tappa nel raggiungimento di una maggiore sicurezza
per le persone private della libertà e di tutti gli operatori
del carcere".
"L'avvio della vaccinazione - osserva Luciano Fei, responsabile
dell'area sanitaria del presidio - è stato accolto con
particolare favore dai detenuti. Un'amplissima maggioranza
(circa il 95%) dei ristretti ha infatti accettato l'inoculazione
dimostrando un alto senso di responsabilità anche con la
consapevolezza che la vaccinazione costituisce una carta
vincente contro il Covid19".
"La vaccinazione nella Casa Circondariale - spiega il direttore
Marco Porcu - rappresenta un momento significativo nel percorso
di alleggerimento della pressione della pandemia dentro la
struttura. Nonostante non si siano verificati focolai, grazie
soprattutto al protocollo anticovid 19 applicato rigorosamente
nel corso di questi ultimi 15 mesi, è evidente che la
vaccinazione permette agli operatori penitenziari e ai volontari
di riprendere le attività con maggiore sicurezza e serenità".
"Il vaccino Moderna - ricorda Caligaris - ha una lunga durata ma
fin dalla prima dose garantisce una copertura anticovid di oltre
80% ciò significa che le persone private della libertà
correranno meno rischi nella quotidianità della vita in carcere
e potranno, anche se con mascherina e gel disinfettanti,
svolgere più serenamente le attività lavorative e ricreative
nonché accedere ai permessi e svolgere i colloqui con i
familiari, soprattutto con i bambini, con maggiore
tranquillità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA