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Pranzo politici sardi: 5 indagati, da peculato a omissione

anche vertici forestale e forestas

Pranzo politici sardi: 5 indagati, da peculato a omissione

Sotto inchiesta anche vertici Corpo Forestale e agenzia Forestas

CAGLIARI, 28 aprile 2021, 09:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo l'iscrizione sul registro dei primi 5 indagati per peculato e omissione di atti d'ufficio, la Procura di Cagliari e gli investigatori della Finanza continuano il giro dei colloqui con le persone informate sui fatti di Sardara, l'ormai famoso pranzo 'proibito' in uno stabilimento termale avvenuto il 7 aprile scorso in violazione delle norme anti Covid previste per la zona arancione, in vigore in quei giorni, a cui avrebbero partecipato una quarantina di persone tra dirigenti regionali, politici, sindaci, vertici sanitari e militari. Diciannove erano stati subito identificati al momento del blitz della Gdf, gli altri erano riusciti a fuggire, ma grazie alle testimonianze già raccolte la Procura ha quasi completato la lista di tutti i partecipanti.

Gli investigatori - coordinati dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia - hanno sentito come testi Roberto Lassandro e Alberto Cauli, soci di Giovanni Corona nella Sardegna Termale srl, dov si è svolto il banchetto. Stando a quanto emerso dalle indagini ad invitare gli ospiti al pranzo sarebbe stato lo stesso Corona assieme a Mauro Esu, portavoce del governatore Christian Solinas. Nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe invece essere ascoltato dalla Finanza, sempre in qualità di testimone, il soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Nicola Colabianchi.

A Sardara infatti era presente, ma non al banchetto, anche il direttore artistico dell'ente Luigi Puddu. Già sentito dagli inquirenti, il musicista ha chiarito di esserci andato per fare un sopralluogo in vista di un possibile concerto del Lirico alla Terme, rivendicando l'autonomia prevista dal suo contratto. Ma il soprintendente era all'oscuro. "Se la giustificazione di un sopralluogo per un possibile concerto può rientrare nei compiti previsti dal contratto di direttore artistico - aveva da subito fatto sapere Colabianchi - di certo non è ammissibile l'indicazione di riservatezza verso il sovrintendente a cui il direttore artistico deve sempre rendere conto in tempo reale"

PRIMI INDAGATI - Ci sono cinque indagati nell'indagine della Procura di Cagliari sul pranzo "proibito" in un complesso termale di Sardara (Sud Sardegna), interrotto lo scorso 7 aprile dalla finanza per violazione delle norme anti-assembramento previste per la zona arancione. Un banchetto a cui avrebbero partecipato una quarantina tra direttori generali della Regione, vertici di aziende sanitarie e di enti strumentali, politici e amministratori. Molti di questi all'arrivo delle Fiamme Gialle erano riusciti a dileguarsi.

Con l'ipotesi di peculato d'uso per avere utilizzato l'auto di servizio - secondo quanto riporta il quotidiano l'Unione Sarda - sono stati iscritti nel registro degli indagati in quattro: si tratta del colonnello Marco Granari, comandante del 151/o reggimento della Brigata Sassari, del suo vice Mario Piras, tenente colonnello, ma anche del direttore generale di Forestas, Giuliano Patteri, e dell'ex manager dell'Azienda ospedaliero universitaria, Giorgio Sorrentino, già dimessosi dall'incarico. Il quotidiano evidenzia che il colonnello Granari risulta anche essere indagato per peculato e tentata truffa militare dalla Procura Militare di Roma che ha acquisito gli atti dalla Procura di Cagliari per la parte di sua competenza.

L'accusa di omissione d'atti d'ufficio è stata invece ipotizzata per Antonio Casula, comandante regionale del Corpo Forestale. A metterlo nei guai sarebbe il suo ruolo oltre che di pubblico ufficiale anche quello di ufficiale di polizia giudiziaria con competenze specifiche nella vigilanza e nel controllo del rispetto delle norme anti-covid contro la pandemia. Intanto ieri, come persona informata dei fatti, è stato sentito per quasi due ore dal pm, Giangiacomo Pilia, il collaboratore dell'assessorato regionale agli Enti locali, Stefano Esu, fratello di Mauro, portavoce del governatore della Sardegna, Christian Solinas. Mentre lunedì è stato sentito dalla Gdf il direttore artistico del Teatro Lirico di Cagliari, Luigi Puddu.

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