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Donna uccisa ad Aosta, arrestato 36enne di Sorso

ha precedenti per violenza sessuale

Donna uccisa ad Aosta, arrestato 36enne di Sorso

Ha precedenti specifici per violenza sessuale

AOSTA, 21 aprile 2021, 21:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Aveva precedenti specifici per violenza sessuale Gabriel Falloni, di 36 anni, originario di Sorso (Sassari) e residente in Valle d'Aosta, arrestato dalla polizia per l'omicidio di Elena Raluca Serban, la trentaduenne trovata sgozzata nel suo appartamento di Aosta. La vittima era di origine romena e risultava residente in provincia di Lucca.

Nel 2014 Falloni era stato condannato dal Tribunale di Sassari a quattro anni di carcere per aver tentato di violentare una ragazza ventunenne e averla trattenuta con la forza in una casa dove l'aveva attirata con un'offerta di lavoro. Come riportano le cronache locali, era stato anche arrestato nel 2013 per aver tentato di violentare una donna sassarese mentre contrattava la locazione di un alloggio mentre nel 2012 era stato denunciato da due prostitute per averle picchiate e derubate dopo un rapporto sessuale; anche in questo caso era stato condannato.

Su Facebook si faceva chiamare Gabry Neno. L'ultima modifica risale alle 22 del 17 aprile, probabilmente poche ore dopo l'omicidio: ha cambiato l'immagine di copertina del profilo togliendo una sua foto e mettendo quella di un cagnolino bianco. Da qualche mese si era ricostruito una vita a Nus, a 15 chilometri da Aosta, dove faceva l'operaio per un'impresa di costruzioni.

"Non mi aveva dato una brutta impressione. Non posso dire che avevamo avuto problemi rispetto a questa persona", dice il sindaco di Nus, Camillo Rosset. Lunedì scorso, il giorno dopo il ritrovamento del corpo della vittima, Falloni aveva pubblicato su facebook un annuncio per cercare una "addetta pulizie", che si occupasse anche "del bucato e stiro vestiario", ottenendo diverse risposte da parte di donne interessate al lavoro. Per il suo compleanno chiedeva donazioni a Greenpeace.

INCASTRATO GRAZIE AL CELLULARE - E' stato "tradito" dal telefono cellulare Gabriel Falloni, di 36 anni, originario di Sorso (Sassari) e residente in Valle d'Aosta dove lavorava come operaio edile, arrestato dalla polizia per l'omicidio di Elena Raluca Serban, trentaduenne di origine romena, trovata morta all'alba di domenica scorsa con una profonda ferita al collo in un alloggio di Aosta.

La Squadra mobile della Questura di Aosta lo aveva individuato già domenica sera grazie alla telefonata fatta alla vittima alle 18.20 di sabato. "Agganciando il suo telefono alle celle sul territorio" gli agenti hanno poi seguito gli spostamenti del presunto killer prima a Genova e poi a Torino, fino al rientro in Valle d'Aosta. Sul movente per gli inquirenti è plausibile l'ipotesi di una rapina finita male: Gabriel Falloni aveva un'ingente disponibilità economica quando è stato fermato.

PER GIP ELEVATISSIMO PERICOLO RECIDIVA - Per il gip di Aosta "il pericolo di recidivanza è elevatissimo" da parte di Gabriel Falloni, il trentaseienne in carcere per l'omicidio della trentaduenne Elena Raluca Serban: l'operaio sardo domiciliato a Nus è infatti "persona dedita alla commissione di gravi delitti contro la persona". Inoltre "nello stesso senso depone l'esame dei precedenti dell'indagato, condannato tra l'altro per sequestro di persona e violenza sessuale nonché per rapina e lesione personale, ciò ne disvela la proclività a delinquere".

Lo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice Giuseppe Colazingari su richiesta del pm Luca Ceccanti, che coordina l'inchiesta della polizia insieme al procuratore capo di Aosta Paolo Fortuna. Venerdì alle 11.30 è in programma l'interrogatorio di garanzia per Gabriel Falloni. Secondo il gip è "chiara la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza". Infatti "il contatto telefonico tra la vittima e l'indagato e la permanenza di quest'ultimo nello stabile" si colloca "nell'arco temporale in cui è stato commesso l'omicidio" e inoltre Falloni si è "impossessato della borsa di proprietà della Serban".

Poco prima dell'appuntamento è infatti emersa dai tabulati una chiamata di 40 secondi tra l'arrestato e una delle cinque utenze intestate alla Serban e presente su siti web di escort. Per il magistrato "appare chiara" la "manifestazione della volontà di provocare la morte della persona offesa". Visto che dopo il delitto si era reso irreperibile nel suo domicilio di Nus (Aosta) e in tutta la regione, per Falloni sussiste anche il "pericolo di fuga". Infine "il pericolo è attuale" in base alla "personalità dell'accusato" e dall'esame "delle sue concrete condizioni di vita".

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