"Mettere in scena Madama
Butterfly diventa una necessità, per riflettere su un dramma più
che mai attuale e non abbassare la guardia". Così all'ANSA
Stefano Ranzani, celebre ed affermato direttore milanese,
protagonista il 20 e 21 marzo alle 21, sul podio del Teatro
Lirico di Cagliari, del grande e attesissimo ritorno del
melodramma, dopo un anno di assenza dovuto alla pandemia. A lui
è affidata la direzione musicale del capolavoro di Giacomo
Puccini, una rappresentazione ancora senza il pubblico in sala,
a porte chiuse, ma trasmessa su Videolina e in streaming sui
canali web del gruppo L'Unione Sarda.
"Era stata registrata quando ancora c'era incertezza sui
tempi e le modalità di riapertura dei teatri che solo in
Sardegna, unica zona bianca in Italia, dovrebbero riaprire al
pubblico il 27 marzo - dice all'ANSA il sovrintendente Nicola
Colabianchi - Il Teatro Lirico si sta preparando per
riaccogliere finalmente il suo pubblico, attendiamo che si
pronunci il presidente della Regione Christian Solinas". "Fra le
tante opere - sottolinea il maestro Ranzani - Madama Madama
Butterfly è fra le più rappresentativa dei giorni nostri. E' la
tragedia del sopruso e della violenza sulle donne, del dolore di
una ragazza 'usata' e abbandonata, trattata da bambolina di
pezza. Siamo drammaticamente in tema - osserva - non passa
giorno in cui le cronache non riportino casi di violenze,
maltrattamenti, stalking, fino al barbaro e crudele
femminicidio. Un fenomeno drammaticamente in crescita
esponenziale e che, con il lockdown, si è accentuato: segno
evidente che le violenze avvengono tra le mura domestiche, da
parte di chi vuole esercitare il diritto a un possesso".
Fra i più amati e rappresentati melodrammi la tragedia
giapponese sarà proposta nell'allestimento firmato da Keita
Sari, illustre regista cinematografico e teatrale nipponico
scomparso nel 2018 che ha accompagnato tutte le recite
dell'opera alla Scala dal 1985 fino al 2007, e a Cagliari
ripresa da Daniela Zedda.
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