"Il tirocinio nei reparti,
momento cruciale e fondamentale per la nostra formazione, ha
subito una brusca frenata d'arresto, di fatto ponendo un grave
limite alla formazione sul campo di noi che saremo medici e
professionisti/e sanitari/ie del domani". Lo dicono le
rappresentanti e i rappresentanti della Facoltà di Medicina e
Chirurgia di Reset UniCa che martedì 16, dalle 10, si
ritroveranno in presidio davanti al Consiglio regionale per
chiedere alla Regione che a tutto il personale specializzando,
"così come alle studentesse e agli studenti tirocinanti, venga
somministrato il vaccino in maniera prioritaria".
"Abbiamo necessità di frequentare i reparti, vogliamo farlo
perché preoccuparci della nostra educazione professionale è una
nostra (e vostra!) precisa responsabilità - scrivono in una
lettera aperta alla Giunta e al Consiglio - Perciò pretendiamo
che sia rispettato il nostro diritto di poter svolgere il nostro
lavoro o il nostro tirocinio in maniera sicura. In quasi tutte
le altre regioni d'Italia, le vaccinazioni procedono spedite,
mentre noi riceviamo la condanna dell'indifferenza".
Gli studenti spiegano che nonostante le interlocuzioni avute
"ad oggi questo impegno è stato disatteso, la nostra categoria
non risulta iscritta in nessun calendario e nessuna
programmazione, nonostante il Piano Vaccinale sardo parli di
priorità al personale operante nei presidi ospedalieri. Oltre
trecento specializzande/i e duemila studentesse e studenti di
Cagliari, ancora, aspettano - osservano - Ma la situazione è
pressoché identica nel resto dell'isola. La futura classe di
lavoratrici e lavoratori della Sanità continua ad essere
trattata come una scocciatura da evitare, senza la lungimiranza
di venir coinvolta e tutelata, affinché sia pronta ad affrontare
un tempo che giorno dopo giorno si dimostra sempre più incerto".
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