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Covid: Sardegna gialla, a Sassari multe più dure a ristoranti

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Covid: Sardegna gialla, a Sassari multe più dure a ristoranti

Appello Confcommercio Nuoro, rivedere stretta su chiusure

CAGLIARI, 08 febbraio 2021, 12:28

Redazione ANSA

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 La Sardegna si è svegliata oggi in zona gialla. Dopo 15 giorni di misure stringenti da un lato, come la chiusura di bar e ristoranti, aperti solo per l'asporto, e di dati epidemiologici confortanti sia sul fronte dei contagi che su quello della pressione dei pazienti Covid negli ospedali, ora l'Isola ritorna in una fascia a rischio basso.
    Spostamenti tra i Comuni consentiti, riaprono i battenti i musei nazionali e locali e le aree archeologiche come il sito Unesco 'Su Nuraxi' di Barumini. Inoltre risollevano le serrande i bar e ristoranti che potranno nuovamente riceve i clienti in sala e ai tavoli all'aperto, sino a ieri accatastati all'interno dei locali o per creare una barriera per impedire l'accesso. Ma la situazione non è rosea, come spiega il direttore di Confcommercio Nuoro-Ogliastra Gian Luca Deriu che lancia una appello al governo nazionale e a quello regionale. "E' ora di assumere con maturità alcune decisioni- osserva in particolare la discriminazione nei confronti dei pubblici esercizi, che non possono lavorare la sera, sta diventando un serio problema di tenuta delle imprese del settore. Soprattutto nella ristorazione va evidenziato come le linee guida delle regioni siano state applicate rigorosamente con investimenti importanti da parte delle imprese. I danni che queste chiusure stanno arrecando alla filiera dell'agroalimentare sardo sono incalcolabili al momento". Secondo Deriu occorre inoltre consentire "a teatri, cinema palestre e piscine di poter ripartire. Da ottobre queste imprese non lavorano: un danno enorme per tutti".
    A Sassari, però, il sindaco Nanni Campus ha deciso con un'ordinanza di inasprire le sanzioni per chi non rispetta le regole. Da oggi e sino al 5 marzo dalla seconda violazione scatterà la chiusura dell'attività per 10 giorni a cui si aggiunge, per i ristoratori "la revoca dell'estensione delle nuove concessioni o dell'ampliamento delle superfici già concesse fino al 31 marzo 2021". La terza violazione comporterà la chiusura dell'attività per 15 giorni, mentre dalla quarta violazione scatta "la sanzione accessoria della chiusura dell'attività per 30 giorni".

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