Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scatole di Natale, la scuola di Carbonazzi fa il botto

Scatole di Natale, la scuola di Carbonazzi fa il botto

L'idea di 6 maestre e 2 quinte classi, raccolti 2.500 pacchi

SASSARI, 24 dicembre 2020, 19:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

A Carbonazzi, a Sassari, il miracolo natalizio c'è già stato. I re magi sono stati di una generosità incontenibile: smistare i 2mila e 500 pacchi recapitati dalla città e dell'hinterland, dal sud Sardegna e addirittura dall'Austria ha richiesto uno sforzo straordinario.
    L'operazione "Scatole di Natale" è stata una lezione per tutti.
    Da Patrizia Mercuri, dirigente scolastica del circolo didattico San Donato, cui fa capo la scuola elementare di via Forlanini, ad Alessandra Chessa, responsabile del plesso che ospita 120 scolari, da Giovanna Casu, la maestra che ha "importato" l'idea da Milano, alle colleghe Angela Paola Meloni, Renata Conti, Manuela De Giovanni e Speranza Marcellino.
    Una dirigente, sei maestre, due quinte elementari. Ma per un Natale perfetto servivano: qualcosa di caldo, come guanti, cuffie o maglioncini; qualcosa di dolce, come cioccolati o caramelle; un pensiero gentile, tipo un bigliettino o un messaggio; un passatempo, per esempio un gioco; qualcosa per la cura del corpo. Ne sono arrivati in abbondanza, oltre ogni previsione, abbastanza da mobilitare tutti, bambini inclusi, per liberare l'anfiteatro da quella catasta di regali, conferma che la scuola è il luogo in cui si imparano concetti essenziali: condivisione, generosità, solidarietà e altri elementi senza cui le "Scatole di Natale" resterebbero vuote. "Mia nipote sta a Milano e mi ha segnalato quanto succedeva lì - racconta all'ANSA Giovanna Casu - Ho guardato su Facebook e poi l'ho proposto alle colleghe, che hanno reagito con entusiasmo. Quando mio figlio di otto anni mi ha detto di essere contento perché contribuire a quei pacchi lo faceva stare bene, ho capito - rivela - che avevamo colpito nel segno". Già, perché in fondo l'idea delle maestre di via Forlanini era "qualcosa per far emergere il vero spirito del Natale, quell'idea di condivisione che quest'anno rischiava di essere oscurata, visto che era difficile fare anche le cose più consuete, come i canti natalizi", spiega Alessandra Chessa.
    Tra Sassari e Cagliari, la Sardegna c'è. "Oltre al supporto di tutta la scuola, è stato fondamentale quello di Caritas e associazioni di volontariato, del parroco di Cristo Redentore, don Dino, e del suo predecessore don Marco, che ora opera nella cattedrale di San Nicola e conosce situazioni molto complesse", sottolineano le maestre. "Ma ci ha colpito soprattutto la risposta delle persone", ammette Angela Paola Meloni. Con la metà dei pacchi già consegnati, iniziano a intravedersi i gradoni del piccolo anfiteatro. "Per noi è stato incredibile - dicono entusiaste - il campanello suonava in continuazione, un viavai continuo, non avremmo mai pensato a un'adesione così". Il boom le ha costrette a stoppare l'accettazione dei pacchi all'11 dicembre. "L'ondata inarrestabile della solidarietà stava diventando ingestibile", confessano. Ma l'anno prossimo non si faranno sorprendere: "Abbiamo imparato la lezione".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza