(ANSA) - CAGLIARI, 12 NOV - Il documento del Comitato tecnico
scientifico sardo con il parere negativo sull'apertura delle
discoteche "l'ho letto solo in queste ore, e rientrava in una
corrispondenza interna con l'assessorato regionale alla Sanità:
era riferito a un'altra vicenda, a delle linee guida mai emanate
in seguito. Il 6 agosto non c'era alcuna ordinanza regionale e
le discoteche erano aperte in virtù del Dpcm in tutta Italia".
Lo afferma il governatore della Sardegna, Christian Solinas, in
un'intervista a Repubblica in cui denuncia: "Si è messa in moto
la macchina del fango per colpire una regione che è più sana di
altre". In merito all'ordinanza regionale sulla riapertura delle
discoteche, datata 11 agosto, "il Cts, esprimendosi su altri
documenti, aveva proposto sei motivi di criticità, che sono
stati tutti soddisfatti nella stesura della successiva
ordinanza", spiega Solinas. "Il provvedimento tiene conto, poi,
di due elementi fondamentali. Primo, i dati sanitari. Il tasso
di contagio era prossimo allo zero. Il secondo è l'ordine del
giorno del Consiglio regionale con cui si impegnava la giunta ad
adottare atti idonei alla riapertura dei locali. Ad avermi
convinto più di altri - racconta il governatore - è stato
l'intervento di Massimo Zedda dei Progressisti con cui si
paventava il rischio di ordine pubblico, oltre che sanitario,
per via delle tante feste private e fuori controllo, degli
assembramenti in spiaggia e piazze che si sarebbero tenuti nel
nostro territorio a ridosso di Ferragosto in caso di mancata
riapertura dei locali". (ANSA).
Solinas, non sapevo del no dei tecnici su discoteche
Macchina del fango contro una regione che è più sana di altre
