Il centrodestra strappa il seggio
del Senato del nord Sardegna al Movimento 5 stelle. Carlo Doria,
il candidato sardista voluto con determinazione dal presidente
della Regione Christian Solinas, viaggia ormai con un distacco
tale che non lascia margini allo sfidante pentastellato Lorenzo
Corda, appoggiato anche dal Pd.
Lo spoglio è agli sgoccioli ma Doria parla già da vincitore. "I
cittadini hanno dato fiducia al governo regionale e chiedono di
portare a Roma le battaglie del presidente Solinas. Non è la mia
vittoria - chiarisce - ma della squadra sardista, autonomista e
di centrodestra che con unità d'intenti ha colto le istanze di
questa parte dell'isola".
Il successo di Doria, docente universitario e primario di
Ortopedia, viene letto a Cagliari come un rafforzamento della
Giunta di centrodestra e come una vittoria personale di Solinas.
Un collegio, quello del nord Sardegna, vasto e articolato:
comprende il Sassarese, la Gallura e 14 Comuni della provincia
di Nuoro. La coalizione composta da M5s, Pd, Leu, Progressistti,
Centro Democratico e Demos resiste solo a Sassari, ma il
"pareggio" tra Doria e Corda non modifica il risultato, già
chiaro da subito nel resto del territorio, da Olbia ad Alghero e
negli altri centri più rilevanti del collegio. "La coalizione
che a Roma sostiene il governo giallorosso paga la sua
litigiosità, non è riuscita neanche a esprimere un candidato
unitario", sentenzia Doria, commentando l'ottima performance di
Agostinangelo Marras con Italia Viva, Italia in Comune, Più
Europa e Partito liberale. "Alcune correnti sono andate
autonomamente - spiega il neo senatore sardista - da noi
l'unione ha fatto la forza".
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