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In Sardegna oltre 400mila disabili,Ierpof "serve banca dati"

In Sardegna oltre 400mila disabili,Ierpof "serve banca dati"

Primo report su attività ricerca dell'Osservatorio dell'istituto

CAGLIARI, 21 luglio 2020, 17:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una chiamata a istituzioni, enti, associazioni per superare la frammentazione dei dati sulla disabilità. L'invito parte dallo Ierfop. L'istituto Europeo per la Ricerca la Formazione e l'Orientamento Professionale presieduto da Roberto Pili mira a costruire una banca dati da cui partire per dare risposte ai problemi dei disabili. È emerso a Cagliari al convegno sul primo Report dell'attività di ricerca dell'Osservatorio sulla Disabilità Ierfop che si è svolto nell' aula Magna della sede.
    "L'Osservatorio punta a raccogliere i flussi dei dati sui molteplici aspetti delle disabilità per confrontarli e integrarli e quindi condividerli per consentire di programmare politiche a 360 gradi nel segno dell' inclusione - ha sottolineato Roberto Pili - La scommessa da vincere sarà per Ierfop utilizzare le informazioni per ottimizzare i programmi di formazione e far sì che chi ha un handicap diventi veramente competitivo innanzitutto nel mondo del lavoro per sconfiggere le logiche del puro assistenzialismo". Del gruppo di ricercatori diretti da Alessandro Spano, Professore Ordinario dell'Università di Cagliari fanno parte Gian Pietro Carrogu, Chiara Cortese, Luca Gaviano, Martina Pinna. "Secondo i dati Istat 2017 in Sardegna 120 mila persone hanno limitazioni gravi nelle attività abitualmente svolte, 302 mila sono i non gravi", ha messo in risalto Alessandro Spano.
    All'incontro hanno preso parte anche il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, i vice presidenti Ierfop Teodoro Rodin e Cataldo Ibba, il direttore della formazione Ierfop Bachisio Zolo che ha sottolineato" "Il disabile per essere incluso deve poter competere in ogni campo altrimenti rimarrà un assistito. Compito della formazione è fornire gli strumenti utili per un inserimento lavorativo con pari competenze- ha proseguito - il valore aggiunto sta nel fatto che utilizzando gli stessi strumenti una persona con un handicap possa anche superare e diventare più bravo dei propri competitors". Erano presenti all'incontro i rappresentanti di Enti, Associazioni e operatori nel campo della promozione della cultura dell'inclusione ed in materia della tutela, sostegno e superamento delle disabilità.
   

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