Niente moduli, per ora. Qualcuno
si è fatto il test sierologico a tutela delle persone che dovrà
incontrare in Sardegna: affetti familiari o colleghi di lavoro.
Ma per il resto, per arrivare oggi a Elmas, bastavano i classici
documenti personali e un biglietto: l'obbligo di registrazione
previsto dall'ordinanza di ieri del presidente della Regione
Christian Solinas scatterà da domani.
Nei primi due collegamenti della mattinata provenienti da Roma
Fiumicino alle 9.05 e alle 10.20 le motivazioni del volo per
l'isola sono in sostanza due: lavoro e ricongiungimento
familiare. Molti i sardi. Quarantadue i passeggeri del primo
arrivo, qualcosa in più nel secondo con un leggero incremento
rispetto ai giorni scorsi. Nessuna delle persone intervistate al
settore arrivi dice di essere in Sardegna per turismo.
Scene anche commoventi. C'è una mamma che non vedeva la figlia
da tre mesi e ha quasi le lacrime agli occhi. E c'è un'altra
madre che vede per la prima volta la figlia incinta con il
pancione. E chi dice di essere arrivato nell'isola come invitato
a un matrimonio. Ci sono anche dei passeggeri che arrivano dalla
Calabria. "Siamo qui per tornare al lavoro" spiegano. Un "mezzo"
turista c'è: è un romano che ha deciso di trascorrere le ferie
in Sardegna per stare insieme alla fidanzata nell'hinterland
cagliaritano.
Per tutti i viaggiatori è scattata la misurazione della
temperatura. Poi via sulla navetta, in treno e in taxi quasi
tutti in direzione Cagliari. Per la fine della mattinata è
atteso anche il primo volo "libero" da Milano Malpensa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA