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Prigioniera in casa non può pagare affitto

Prigioniera in casa non può pagare affitto

Lucia è malata e vive con r.cittadinanza, sua delega non vale

CAGLIARI, 06 maggio 2020, 15:48

Redazione ANSA

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Poste - RIPRODUZIONE RISERVATA

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DI MANUEL SCORDO

Bloccata in casa per motivi di salute, senza poter andare alle Poste per pagare l'affitto con i soldi del reddito di cittadinanza. Costretta a fare i conti con le regole e la burocrazia, nonostante una delega notarile che permette all'ex marito di agire in suo nome. È la storia di Lucia, una cagliaritana di 66 anni, ma in questo periodo di emergenza coronavirus potrebbe essere la storia di qualsiasi persona in quarantena. Non ha contratto il virus, ma come racconta il figlio Emanuele, è 'prigioniera' nel suo appartamento per le patologie di cui soffre: diabete, insufficienza venosa agli arti inferiori con tromboflebite, stati d'ansia e claustrofobia.

"Vive da sola e da qualche mese percepisce il reddito di cittadinanza - spiega all'ANSA Emanuele - Mio padre nel '94, anche prima della separazione, aveva stipulato una delega notarile nel caso mia madre non potesse più muoversi a causa del suo stato di salute. Mia madre è in affitto e, con il reddito di cittadinanza, riceve 280 euro della cosiddetta 'quota B' sulla carta apposita. A fine febbraio era riuscita ad avvicinarsi alle Poste per firmare di persona il mandato per il bonifico.

Purtroppo le sue condizioni sono peggiorate e la situazione legata al Covid non aiuta: soffrendo di claustrofobia anche il semplice uso della mascherina, le provocata gravi stati d'ansia". In pratica non esce più di casa. Il figlio e soprattutto l'ex marito, tentano di pagare l'affitto ma non ci riescono perché la normativa richiede la presenza di Lucia.

"Ho contattato forze dell'ordine, Inps e il direttore dell'ufficio postale ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione - dice esasperato Emanuele - La padrona di casa sta aspettando anche l'affitto di aprile, ma non possiamo fare niente". Referenti locali di Poste e Inps, interpellati dall'ANSA, hanno risposto di aver rispettato le regole e non sanno come intervenire. Il problema sarebbe al ministero del Lavoro. Il 23 aprile scorso l'ufficio stampa del ministero ha rassicurato che "non è operativo il meccanismo di decurtazione previsto dalla norma", quindi i soldi degli affitti rimarranno nella card del reddito di cittadinanza. E ha aggiunto: "Per quanto riguarda la delega, gli uffici Inps stanno facendo un approfondimento" e "deve essere trovata una soluzione". Nel frattempo Lucia continua a non poter pagare l'affitto.

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