"Nessuno scarico di responsabilità sui sindaci dei Comuni sardi". Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas che nell'ordinanza sulla Fase 2 prevede la possibilità per i primi cittadini di decidere sull'apertura di centri estetici o saloni di parrucchieri a condizione che l'indice di contagio R con T sia uguale o minore di 0,5 nei singoli Comuni. "Il tema è questo: se il parametro è l'indice di diffusione del contagio in ogni Comune - spiega - se io dovessi prevedere un'ordinanza unica per tutta la Regione dovrei prendere in considerazione un valore medio".
Ma in questo caso, precisa, "i Comuni nei quali non vi è alcun tipo di contagio pagherebbero il fatto che altri centri hanno una curva leggermente più alta". Il governatore ricorda poi che "la Regione si è fatta carico di rilevare l'indice R con T, lo pubblicherà giornalmente e i primi cittadini dovranno semplicemente verificare il valore del proprio Comune sulla base delle tabelle pubblicate dalla Regione". "I due terzi dei Comuni sardi - osserva infine - sono immuni dal contagio" E sulle messe ha chiarito: "Il governo ha vietato le cerimonie, come cresime o matrimoni, ma non le funzioni religiose ordinarie come le messe. In Italia l'ordinamento fa una differenza tra cerimonie, nelle quali oggettivamente ci sono assembramenti di persone, e funzioni ordinarie".
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