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Truzzu, ok anticipo aperture ma con più certezze

Sindaco Cagliari chiede indice contagio sia comunicato subito

Sì alle riaperture in anticipo al Dpcm ma in condizioni di totale sicurezza. E con un numero di dati sulla curva dei contagi che consenta di avere sottomano il quadro della situazione degli ultimi quindici giorni e di tutta l'area metropolitana. È la posizione del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, espressa nel corso della conferenza Regione-enti locali sulla ripertenza dall'11 maggio in Sardegna di parrucchieri, centri estetici e tatuatori. Via libera a discrezione dei primi cittadini, ma aiutati da parametri precisi, così prevede l'ultima ordinanza del governatore Solinas.

"L'11 maggio io vorrei riaprire quante più attività possibili. Lo dico perché è arrivato il momento di riaccendere le nostre comunità. Ma per farlo devo anche essere sicuro di non scivolare dalla padella alla brace", scrive Truzzu in un post su Facebook che riassume quanto comunicato stamane in videoconferenza. "Devo avere - spiega - la ragionevole probabilità di non mettere a rischio la sicurezza dei miei concittadini". Truzzu dice di essere sì felice che la Regione abbia dato in mano ai sindaci la scelta e abbia individuato un elemento su cui basare le ordinanze.

"Ora però se si vuole dare ai Comuni l'opportunità di riaprire l'11 servono tre condizioni: l'indice di contagio non può arrivare venerdì 8 maggio, ma deve essere disponibile da mercoledì, perchè organizzare una città e le attività commerciali richiede tempo". In secondo luogo il sindaco sottolinea che l'indice di contagio del Comune non è sufficiente: "serve - spiega - anche quello del proprio ambito territoriale, la Città metropolitana" Terzo punto, è necessario "conoscere la tendenza degli ultimi quindici giorni, perchè vogliamo aprire, ma con un minimo di certezze".

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