Un incremento dei casi di
coronavirus di quasi il 50 per cento nella provincia di Oristano
e di poco sopra il 10 per cento in quelle di Cagliari e Nuoro.
Quasi nulla la crescita nel Sud Sardegna, mentre la provincia di
Sassari è in fase di riduzione del contagio. È quanto emerge
dall'analisi svolta dalla Fondazione Gimbe nella settimana
compresa tra il 13 e il 20 aprile in Sardegna. Il modello della
Fondazione si basa su due variabili: la prevalenza (cioè i casi
totali per 100.000 abitanti) che misura la "densità" dei casi
confermati, e l'incremento settimanale in percentuale sui
contagi totali che misura la "velocità" con cui si diffonde il
virus.
Tenendo come la linea di demarcazione il valore medio
regionale di prevalenza e incremento percentuale, le province
sarde si posizionano in un grafico suddiviso in quattro
quadranti. Nell'area verde, che rappresenta l'a zona "fredda"
con bassa prevalenza e basso incremento percentuale, si
posiziona il Sud Sardegna. In quella arancione, "area in corso
di riscaldamento", con una prevalenza ancora bassa ma
incremento percentuale elevato, si posiziona al primo posto
Oristano, seguita da Cagliari e Nuoro. Nell'area gialla,
caratterizzata da un'alta prevalenza alimentata dai casi nelle
settimane precedenti e da un incremento percentuale in corso di
riduzione, c'è Sassari. Nessuna delle province sarde si colloca,
secondo l'analisi della Fondazione Gimbe, nell'area rossa,
quella "calda" caratterizzata da alta prevalenza che viene
alimentata dall'elevato incremento percentuale dei casi.
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