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Solinas,pronti a chiedere prestito per ripartire

Sardegna, possibile ricorso a Cassa Depositi e Prestiti

Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha portato oggi in Giunta il pacchetto di misure per dare liquidità alle famiglie che pagano il prezzo più alto. Il testo sarà ora sottoposto ai capigruppo di maggioranza e opposizione "per dare la possibilità di condividere il percorso e presentare il provvedimento anche con eventuali miglioramenti una volta definito il perimetro". Nessun dettaglio sulle cifre, dunque, ma secondo quanto trapela potrebbero essere messi in campo fino a 120 milioni di euro.
    Questo per quanto riguarda l'oggi. Il governatore pensa però già a quando "tutto questo passerà e dovremmo programmare la ripartenza con un'iniezione consistente di fondi". Ieri Solinas ha parlato di un miliardo di euro. Oggi ha annunciato che "chiederemo al Governo tutto ciò che serve". Possibile anche la richiesta di un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti. Un primo terreno di copertura, comunque, "sarà l'apertura all'utilizzo di quota parte dei fondi comunitari che possono essere rimodulati per le parti non impegnate, e destinati al fabbisogno degli interventi legati alla crisi Covid". Un'altra parte si può recuperare da "un'opera di manutenzione del bilancio regionale perché l'esercizio 2020 prevedeva una serie di misure che alla luce dell'emergenza passano in secondo piano, così le risorse andranno rifinalizzate". Infine, "siamo pronti a ricorrere a un prestito obbligazionario così da avere immediata liquidità o attraverso Cassa Depositi e Prestiti, o con la Bei o con il sistema bancario". Quindi, tra la manutenzione dell'esercizio di bilancio, la rimodulazione dei fondi europei, "pensiamo di recuperare circa 200 milioni subito". Dopodiché, "su una parte del 1,6 mld frutto dell'accordo con lo Stato sugli accantonamenti, pensiamo di poter ragionare con Cassa Depositi e prestiti su una anticipazione di una parte consistente".
   

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