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Latte: tavolo Regione Sardegna-banche

Latte: tavolo Regione Sardegna-banche

Attesa delibera di Giunta. In tutto 50mln tra Regione e Governo

CAGLIARI, 19 febbraio 2019, 15:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fino a 18 milioni di euro messi dalle banche. E' quanto la Regione Sardegna è disposta a garantire, attraverso la sua finanziaria Sfirs, per il ritiro di 30mila quintali di eccedenze di pecorino romano. Nello stesso tempo l'associazione delle Banche italiane (Abi), per voce del rappresentante sardo Giuseppe Cuccurese, ha annunciato la proroga dei fidi in essere ai trasformatori fino a dicembre 2019.

Questo consentirà alle imprese lattiero casearie di avere maggiore liquidità per evitare che siano costretti a smaltire in fretta il pecorino e quindi a svenderlo. Terzo punto, gli istituti di credito concederanno un anno di tempo in più ai pastori per pagare le rate dei prestiti personali. Sono questi i pilastri dell'intervento finanziario studiato al tavolo di oggi al quale hanno partecipato Regione, Sfirs, banche, Consorzi fidi e Consorzi di tutela. "Già nei prossimi giorni - ha spiegato l'assessore al Bilancio, Raffaele Paci - ci aspettiamo che il mercato risponda, e che il prezzo del pecorino salga".

Il pacchetto di interventi sarà al centro di una delibera che Paci porterà questo pomeriggio in Giunta. L'obiettivo finale è quello di permettere di aumentare il prezzo riconosciuto al latte ovino e di arrivare all'euro entro novembre con effetto retroattivo. Posto che, ha sottolineato l'assessore, "il compito nostro è costruire le condizioni e gli strumenti, saranno poi i trasformatori e i produttori a valutare, perché le decisioni di mercato spettano a domanda e offerta". "Oggi ci siamo concentrati sul supporto finanziario all'intera filiera che abbiamo assolutamente confermato - ha detto Cuccurese - il problema principale sono le eccedenze di pecorino. Riteniamo che entro alcuni mesi, auspico entro dicembre, lo smaltimento dell'eccedenza vecchia venga definito e che la filiera possa avere lo sviluppo che si merita".

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