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Istituzioni contro chiusura sedi Inps

Istituzioni contro chiusura sedi Inps

"Rassicurazioni ministero Lavoro non bastano,serve atto formale"

CAGLIARI, 03 dicembre 2018, 13:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le rassicurazioni del ministero del Lavoro non bastano. E' la posizione che emerge oggi dall'incontro in Consiglio regionale convocato dal presidente Gianfranco Ganau sul tema "Opposizione al piano di decentramento delle sedi Inps in Sardegna". In una nota, infatti, il ministero aveva fatto sapere di essere "riuscito a sospendere l'avvio del piano di riordino", che "nel prossimo anno resteranno attive tutte le attuali sedi Inps nel territorio sardo", e che "prima di avviare l'eventuale piano si procederà ad un'attenta analisi con i territori per comprenderne le necessità". Ora, però, consiglieri, parlamentari, sindaci e sindacati presenti al vertice con Ganau e con la direttrice regionale dell'Inps, chiedono un atto ufficiale.

Alla fine dell'incontro Ganau ha letto la lettera che sarà inviata al ministero: "L'Assemblea è a disposizione per un tavolo di confronto con il ministero così da definire lo stralcio definitivo della parte del provvedimento che riguarda la Sardegna". Il piano, come è noto, prevede la chiusura di otto sedi Inps, ovvero la trasformazione in punti Inps di 8 agenzie (Isili-Senorbì, Tempio, Alghero, Ozieri, Ghilarza, Sorgono, Siniscola, Macomer) e il possibile ridimensionamento di quelle di Assemini, Carbonia e Lanusei. Ma all'attenzione del tavolo ministeriale sarà anche portato il problema del tracollo del numero dei dipendenti in Sardegna, dato che ogni anno il 10 per cento va in pensione senza essere sostituito.

Posizione netta anche da parte della direttrice regionale dell'Inps, Cristina Deidda: "Ho sempre detto che non esistono le condizioni per modificare la presenza dell'Istituto sul territorio, non intendo chiudere nessuna agenzia". Questo, "pur nella consapevolezza che ad oggi ho una quantità di risorse molto contenuta, ma non posso anteporre logiche formali a sostanziali di servizio che devono rispondere ai bisogni del territorio". Infatti, conclude, "trasformare un'agenzia in punto Inps significherebbe modificare la tipologia del servizio".
   

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