Sviluppo, inclusione e sostenibilità: sono le parole chiave della Finanziaria 2019 da 8,2 miliardi di euro approvata dalla Giunta e illustrata dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dall'assessore al Bilancio, Raffaele Paci. Una manovra che si caratterizza per il definitivo risanamento dei conti della sanità, per una quantità importante di risorse destinate alle politiche sociali (276 milioni) e per un Fondo Famiglie di circa 40 milioni che il Consiglio regionale è chiamato a convogliare verso politiche specifiche, a partire dal contrasto alla denatalità, magari attraverso la riduzione delle tasse a beneficio della maggior parte dei sardi, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Paci.
"Sviluppo - ha spiegato il governatore - perché dobbiamo aiutare le imprese ad essere innovative, dato che ci troviamo in una fase in cui i lavori del passato sono diventati obsoleti, mentre la tecnologia crea nuove opportunità". E in questa situazione c'è chi rischia di rimanere indietro. "Noi lo dobbiamo evitare", ha chiarito Pigliaru.
Ecco, dunque, la necessità di favorire l'inclusione, "attraverso il finanziamento dei cantieri Lavoras e del Reis, e investendo sulla programmazione territoriale contro lo spopolamento". Quanto alla sostenibilità, "intendiamo quella finanziaria", ha precisato il titolare della Programmazione. "Con quest'ultima manovra - ha ribadito ancora Paci - lasciamo una Regione con le fondamenta a posto, chiudiamo un percorso di cinque anni in cui abbiamo sempre lavorato in questa direzione". Aspetti negativi? "Il tasso di disoccupazione è diminuito: abbiamo 40mila occupati in più rispetto al 2014, ma abbiamo ancora 110mila sardi in cerca di un lavoro".
426MLN PER COPERTURA DISAVANZO SANITA' - Più risorse in tutti i settori, nuovi fondi per i Comuni in difficoltà, Irap (2,93%) e Irpef (1,23%) più basse d'Italia. Poi il capitolo di spesa che occupa quasi la metà del bilancio: 3,4 miliardi per la sanità. Rispetto all'anno precedente si registra un incremento del finanziamento: circa 426 milioni vengono infatti stanziati per coprire definitivamente il disavanzo.
Nella Finanziaria 2019 illustrata oggi da Pigliaru e Paci, sono incrementate le spese per l'istruzione (195 milioni), attività culturali e sport (99 milioni), turismo (80 milioni), politiche agricole (221 milioni), territorio e edilizia abitativa (80 milioni), politiche del lavoro e della formazione (182 milioni), sviluppo economico ed energia (189 milioni). Tra le voci di spesa più importanti, quella per mobilità e trasporti con 671 milioni: il 33% per finanziare il trasporto pubblico locale, il 7% per le vie d'acqua, il 14% per viabilità e infrastrutture stradali, il 26% per trasporti e diritto alla mobilità.
Per l'Ambiente sono stanziati 664 milioni, tra tutela e valorizzazione (43%), difesa del suolo (15%), sviluppo sostenibile e riduzione dell'inquinamento (9%), aree protette e parchi (9%), risorse idriche (14%), rifiuti (3%). Per le politiche sociali ci sono invece 276 milioni, 382 se si comprendono quelle per la famiglia: riconfermato il finanziamento dei cantieri Lavoras con 50 milioni e il Reis con 45. Tra le nuove risorse previste ci sono poi 50 milioni di euro per Comuni in dissesto finanziario, 15 milioni (per tre anni) per le Province e 70 milioni di euro per la Programmazione territoriale.
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