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Firme per referendum sul ddl Urbanistica

Firme per referendum sul ddl Urbanistica

Proposta Autodeterminatzione nel giorno dell'esame in Consiglio

CAGLIARI, 18 settembre 2018, 20:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel giorno in cui il disegno di legge sull'Urbanistica fa il suo ingresso nell'Aula del Consiglio regionale, il movimento Autodeterminatzione ha aperto ufficialmente la campagna referendaria per bocciare il ddl. Gli esponenti del movimento hanno vidimato in tribunale, a Cagliari, i moduli per la raccolta delle firme a sostegno della richiesta di referendum consultivo.

La consultazione ha l'obiettivo di chiamare i sardi ad esprimersi per decidere se la legge debba essere approvata o respinta. "Riteniamo che tale legge non rispetti le aspettative e il territorio dei sardi - spiegano i promotori - riteniamo anche che l'attuale governo della Regione Sardegna, essendo in scadenza e certo di non essere riconfermato dal voto, non sia legittimato ad approvare e imporre una legge di tale importanza che presenta carenze significative nella sua visione d'insieme e in ordine a servitù militari, viabilità, trasporti, zone interne, e aree rurali".

E' stato più volte pubblicamente denunciato da parte di professionisti - ricorda il movimento - che il processo partecipativo necessario per una legge condivisa è stato formale e lacunoso e, pertanto, è quanto mai necessario esprimersi attraverso uno strumento di democrazia partecipativa sull'opportunità e utilità, per la Sardegna, di approvare oggi la legge urbanistica".

E' da respingere, secondo Autodeterminatzione, "l'equazione sviluppo, promozione del turismo e allargamento della stagione turistica attraverso aumento di volumetrie e cementificazione, senza risolvere prima problemi ben più annosi quali viabilità, trasporti e diversificazione dell'offerta. E' questa una visione vecchia che ha portato a violentare e svendere la Sardegna e non può più essere accettata".

Il testo del referendum indetto ai sensi della legge regionale è: "Siete voi contrari all'approvazione, da parte del Consiglio Regionale della Sardegna del disegno di legge 'testo unificato DL 409- PPLL 19-418-438' editato da IV Commissione permanente in data 09.08.2018 recante 'Disciplina generale per il governo del territorio?'".

DDL IN AULA, DISCUSSIONE AL VIA IL 25 - La legge urbanistica approda in Aula a quattordici mesi dal primo passaggio in commissione. Sono state illustrate le relazioni di maggioranza e minoranza. "L'approvazione del ddl Erriu porta a compimento un disegno di complessiva riforma della disciplina del governo del territorio e delle norme di tutela paesaggistica iniziato con l'approvazione del Piano paesaggistico regionale", ha premesso il presidente della quarta commissione e relatore di maggioranza, Antonio Solinas (Pd).

Che ha poi ripercorso le fasi che hanno portato il provvedimento in Consiglio regionale: dalla prima istruttoria della commissione nel luglio del 2017, passando per le audizioni degli ordini e collegi professionali, delle associazioni ambientaliste, sindacali, datoriali, dei lavoratori e delle associazioni dei Comuni, sino alle conferenze organizzate dalla Giunta in tutta l'Isola e alle modifiche finali apportate dalla commissione.

I punti più importanti della legge: gli stanziamenti previsti a favore dei Comuni per adeguare gli strumenti urbanistici comunali al Ppr, la semplificazione delle fasi di adozione dei Puc, gli ampliamenti volumetrici delle strutture ricettive esistenti nella fascia dei 300 metri. Altro punto nodale, la disciplina dell'agro e se sia legittimato a edificare l'imprenditore agricolo professionale o meno: "la Commissione - ha precisato Solinas - ha ritenuto di dover privilegiare la figura del semplice imprenditore agricolo per garantire l'afflusso di capitali privati nell'agricoltura e il presidio umano nelle campagne".

Il relatore di minoranza, Antonello Peru (Fi), ha contestato l'impianto della legge. "Il ddl Erriu - ha spiegato - non rende più semplice l'adozione dei Puc, anzi la complica, fa troppo poco per il settore turistico". D'altra parte, ha aggiunto, "il governo del territorio non può ridursi ad una eco del piano paesaggistico". La discussione dei 90 articoli del testo riprenderà martedì 25 settembre.

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