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"A Bolu", un docufilm sul canto a tenore

"A Bolu", un docufilm sul canto a tenore

Terminate le riprese a Dorgali iniziate a giugno a Mamoiada

CAGLIARI, 30 agosto 2018, 16:06

Redazione ANSA

ANSACheck

(foto Karel film) - RIPRODUZIONE RISERVATA

(foto Karel film) - RIPRODUZIONE RISERVATA
(foto Karel film) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sono concluse a Dorgali, con la suggestiva festa campestre di San Pantaleo, le riprese dei tenores sardi per il docufilm sul canto a tenore 'A bolu', realizzato dalla società cagliaritana Karel Film.
    Le riprese, con testimonianze dei protagonisti di una delle più autentiche e antiche espressioni culturali dell'Isola, sono partite il 5 giugno a Mamoiada e nelle settimane successive hanno toccato Pattada, Ottana, Orgosolo, Seneghe, Loculi, Orune e infine Dorgali. Terminata la raccolta delle testimonianze e la registrazione dei canti in presa diretta, il lavoro sarà integrato con le spettacolari immagini della Sardegna vista dall'alto girate a bordo di un elicottero: i paesaggi di Barbagia, Ogliastra, Montiferru, Monte Acuto, Baronia e Nuorese faranno da scenario alle voci e alle note dei cantori.
    Nei prossimi giorni inizierà la post produzione, mentre la presentazione alla stampa e al pubblico è prevista per l'inverno.
    Il canto a tenore è un canto intonato da un solista, sa boghe, accompagnato dal coro delle tre voci bassu, contra e mesu boghe. Non si canta su sequenze prefissate ma sulla base di un canovaccio sul quale si improvvisa e che cambia a seconda delle modas, o stili, di ogni paese. L'obiettivo del docufilm diretto da Davide Melis e realizzato insieme a Sebastiano Pilosu che ha anche la consulenza scientifica e la direzione artistica, è quello di esplorare il mondo del canto a tenore attraverso l'incontro con i suoi stessi protagonisti e interpreti. Ciascuno con la sua storia, le sue esperienze, il suo vissuto personale: pastori, studenti, ingegneri, impresari, operai, disoccupati, veterinari, giovani, anziani e persino bambini. Un mondo vario ed eterogeneo che ha fatto propria un'eredità antichissima, dal 2005 riconosciuta patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco. Tra le voci del docufilm ci sono il tenore Sa Niera e Sos Isteddos di Pattada, il tenore Supramonte di Orgosolo, Su Cuntrattu di Seneghe, il tenore Santa Maria di Ottana, Su Hussertu di Mamoiada, il tenore Santu Pretu di Loculi e il tenore Santa Caderina di Dorgali.

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