Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Camping "favelas", Zanchetta querelato

Camping "favelas", Zanchetta querelato

Faita, danno di immagine per strutture regolari e autorizzate

CAGLIARI, 06 luglio 2018, 14:23

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Arriva in tribunale la polemica sui limiti ai camping decisi dal Consiglio regionale con le modifiche alla legge sul turismo che riporta dal 35% al 25% la possibilità di installazione di case mobili (mobil house) nelle strutture all'aria aperta. Faita FederCamping Sardegna, con il presidente Giuseppe Vacca, ha querelato il consigliere regionale dell'Upc, Pierfranco Zanchetta che, durante il suo intervento, ha parlato di "favelas fronte mare".

Una definizione che ha fatto andare su tutte le furie la Faita che ritiene che "il termine 'favelas' comporti "un danno di immagine per le strutture regolarmente autorizzate". Secondo l'associazione, infatti, con quella definizione si è data "un'immagine di illegalità e di precarietà urbanistica delle strutture sarde dell'aria aperta, pur sapendo essere tutte autorizzate e conformi ad ogni disposizione vigente e giudicate da molti tour operator tra le migliori in Italia". Faita ricorda, infatti, che "l'installazione delle strutture ricettive dell'aria aperta è consentita, come tutte le strutture alberghiere, dai piani regolatori comunali, dall'edilizia privata e da tutti gli uffici regionali di urbanistica, ambiente e tutela del paesaggio preposti all'esame dei progetti con conseguente rilascio delle relative autorizzazioni"
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza