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Sartiglia: controlli, talpa in Procura

Sartiglia: controlli, talpa in Procura

Indagato agente di Polizia giudiziaria, già trasferito

ORISTANO, 22 maggio 2018, 11:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nuovo colpo di scena nell'indagine della Procura di Oristano che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati alcuni cavalieri della Sartiglia accusati di sostituzione di persona ai controlli antidoping disposti dalla Questura in occasione della giostra equestre di febbraio. A finire tra gli indagati - come rivela oggi La Nuova Sardegna - stavolta però non è un cavaliere ma un agente di Polizia giudiziaria in servizio presso la Procura.
    All'agente, che sarebbe già stato trasferito, viene contestato il reato di rivelazione di segreto istruttorio per aver in qualche modo avvisato i cavalieri che le loro telefonate e le loro discussioni erano intercettate e registrate. Tutto era cominciato con largo anticipo sullo svolgimento della giostra equestre che si sarebbe svolta come vuole la tradizione l'ultima domenica e l'ultimo martedì di Carnevale. La Questura aveva annunciato l'intenzione di sottoporre a test etilico e controllo antidoping per motivi di sicurezza tutti i 120 cavalieri della Sartiglia.
    Negli ambienti interessati era subito scoppiata la rivolta.
    "L'ordinanza Martini sulle manifestazioni con impiego di cavalli prevede solo controlli a campione", avevano replicato e con la mediazione della Prefettura alla fine era stato raggiunto un accordo in questo senso. Poi però domenica 11 le cose sono precipitate. La Questura decide infatti di eseguire i controlli mentre la Sartiglia sta vivendo il suo momento più sacro, la corsa alla stella in via Duomo. I cavalieri non ci stanno e fanno saltare l'appuntamento con le pariglie acrobatiche in via Mazzini. Durante quei contestati controlli, però, secondo l'indagine coordinata dalla Procura di Oristano, almeno cinque cavalieri avrebbero evitato i controlli antidoping affidati al Coni facendosi sostituire da altrettanti giostranti che non avevano nulla da nascondere.
    E alla fine, un solo cavaliere è stato trovato positivo (alla cocaina) e per questo nei giorni scorsi è stato squalificato per 4 anni dal Coni (al quale tutti i cavalieri aderiscono come affiliati alla Federazione italiana sport equestri).

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