Non basta il riconoscimento dell'area di crisi per la zona industriale di Ottana: il processo di riconversione produttiva e di bonifica ambientale, con il ricollocamento dei lavoratori per "evitare politiche assistenziali", deve passare da una "nuova e moderna attuazione" del piano di rinascita previsto dall'articolo 13 dello Statuto sardo. Non solo. Ottana deve anche rientrare nel progetto complessivo di lotta allo spopolamento e di sviluppo delle "aree interne e delle periferie urbane, sociali e culturali al centro del dibattito politico".
E' quanto prevede l'ordine del giorno approvato all'unanimità dai sindaci sardi riuniti ad Abbasanta per l'assemblea dell'Anci. La stessa assemblea ha dato mandato al presidente Emiliano Deiana di partecipare domani a Ottana al direttivo nazionale del Partito dei sardi, trasformato dai vertici del partito in un evento politico di "risveglio dei sardi" partendo dalle zone più disagiate per risollevare le sorti dell'economia e l'occupazione nella Sardegna centrale
Rilanciando questa battaglia, che ha prodotto uno strappo tra il PdS e la maggioranza di centrosinistra sulle priorità di fine legislatura, l'Anci è pronta a fare la sua parte. Da qui l'appello per "coinvolgere tutti i partiti e movimenti politici, tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, il mondo del lavoro e del volontariato, l'associazionismo diffuso, gli insegnanti e gli studenti, le università in modo da far diventare, partendo da Ottana e dalla Sardegna centrale, la rivendicazione da istituzionale e, forse, elitaria a un fatto di popolo che riguarda tutta la Sardegna".
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