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Pd: Cucca "resiste" e non si dimette

Pd: Cucca "resiste" e non si dimette

Assemblea regionale dopo Pasqua per secondo round

CAGLIARI, 17 marzo 2018, 20:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Convocazione dell'assemblea regionale del partito dopo Pasqua, prima però di quella nazionale dell'11 aprile. E il segretario regionale, Giuseppe Luigi Cucca, pronto a rimettere il mandato nelle mani dell'organismo, che deciderà se sfiduciarlo e meno, ma non a dimettersi. Si chiude così la riunione della direzione del Pd della Sardegna a Oristano convocata dopo il flop alle elezioni politiche. L'intento condiviso da tutti è dichiarato dallo stesso segretario nella lettura del documento finale: "partendo dalle assemblee dei circoli nelle federazioni provinciali, si dovrà aprire un ampio dibattito sulle cause della sconfitta elettorale del 4 marzo e formulare proposte adeguate a correggere i limiti emersi".

Inoltre, "considerato che le elezioni regionali sono previste nel febbraio 2019, la direzione prevede che si debba affrontare la costruzione di un programma e di un'alleanza". Il documento non è stato approvato formalmente, tanto che, lasciando la sala di via Canepa, i rappresentanti dell'area che fa riferimento all'europarlamentare Renato Soru hanno sottolineato che non l'avrebbero votato qualora fosse stato sottoposto ad approvazione. E se Cucca oggi non si è presentato dimissionario, a chiedere un immediato passo indietro, invece, oltre Giuseppe Frau e Davide Carta, è stato lo stesso ex segretario Soru. "Ogni volta che è stato il caso io mi sono dimesso, lo stesso Matteo Renzi neanche si è presentato in direzione, qui invece questo non accade". L'europarlamentare si è detto d'accordo, invece, sulla necessità di convocare l'assemblea nella prima settimana dopo Pasqua.

All'assemblea, secondo l'ex senatore Silvio Lai (area Cabras-Fadda), "bisogna arrivare con una volontà unitaria". "Mancano solo dieci mesi per costruire le liste per le regionali - ha ricordato l'ex senatore - adesso abbiamo il 15%, ma se non facciamo nulla anche questo risultato sarà irraggiungibile". Lai ha anche lanciato la discussione sull'articolo 13 dello statuto nazionale del Pd che prevede la possibilità di costituire un Partito sardo federato rispetto a quello nazionale.

AREA SORU, BAGNO DI UMILTà ANCHE PER GIUNTA.  "Le mie dimissioni non sono un atto di guerra ma un atto di umiltà". Così Giuseppe Frau (area Soru), uno dei membri della segreteria che ha fatto un passo indietro subito dopo il voto del 4 marzo, durante il suo intervento in direzione regionale. "Ci aspetta una difficile competizione, le regionali del 2019, dove si rischia di scomparire". Ecco perché, "mi aspetto un gesto di umiltà anche dal presidente della Giunta Pigliaru, altrimenti mettiamo la testa sotto la sabbia. Il dibattito deve coinvolgere anche la Giunta". Su questo punto ha insistito pure Davide Carta, consigliere comunale a Cagliari, Soriano: "Non siamo soddisfatti della realizzazione del mandato che abbiamo dato alla Giunta Pigliaru, dobbiamo pensare alle future alleanze e al candidato per le prossime regionali e di certo serve discontinuità". Prima dei due soriani, dopo la relazione del segretario, è intervenuto il consigliere regionale e candidato sconfitto alla Camera, Franco Sabatini, renziano: "Dobbiamo rilanciare una segreteria autorevole ma non ora perché non serve. Subito dopo occorre individuare una coalizione e un candidato presidente per le regionali".

SOLINAS, RICANDIDATURA PIGLIARU IN REGIONE NON PROPONIBILE. "Francesco Pigliaru ha dichiarato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza della Giunta, ebbene io riparto da lì. Qualcuno dice che ci starebbe ripensando, ma credo che non sia riproponibile una sua candidatura". Lo ha dichiarato in direzione regionale Pd il consigliere regionale e presidente della commissione Urbanistica, Antonio Solinas (Cabras-Fadda), sconfitto nel collegio di Oristano il 4 marzo. "Credo invece che Pigliaru dovrebbe aiutarci a trovare un altro candidato", ha aggiunto. Solinas poi ha ribadito la necessità della discussione della legge urbanistica: "È un anno che chiediamo al presidente della Regione un incontro di maggioranza ad hoc"

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