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Guigoni,Sardegna miniera per foodblogger

Guigoni,Sardegna miniera per foodblogger

Isola con potenzialità straordinarie ma vanno pubblicizzate

CAGLIARI, 21 febbraio 2018, 09:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La Sardegna è una miniera per un food blogger, tutta da raccontare". Genovese d'origine, cagliaritana d'adozione, Alessandra Guigoni, antropologa e food blogger, è tra le ospiti del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma a Torino dal 22 al 24 febbraio. "Fare foodscouting, trovare nuovi prodotti, espressioni del territorio, o scoprire chef in ombra ma ricchi di talento, locali poco noti dove trovare piatti della tradizione, fa bene allo sviluppo e all'economia locale", spiega Guigoni. A Torino porterà il suo contributo al tema "Quando i prodotti comunicano il Paese e i territori" portando a esempio le eccellenze dell'enogastronomia sarda, veri attrattori del turismo di settore. Uno dei tanti esempi è la cipolla di San Giovanni Suergiu, un prodotto biodiverso con una storia molto affascinante e un gruppo di agricoltori che la sta riportando agli antichi fasti. "Il pane con le cipolle che producono nella cittadina sulcitana è di una bontà eccezionale", dice la food blogger.

"Basta affinare lo sguardo e si possono trovare spunti inusuali e originali anche quando si parla di prodotti arcinoti - aggiunge - entrare nella loro storia, svelarne sapori, modi d'uso, curiosità, offrendo un punto di vista personale, è a volte faticoso ma immensamente gratificante". L'antropologa sottolinea l'importanza della comunicazione, dello storytelling: "Non basta avere un prodotto eccellente, con una storia affascinante e produttori carismatici, se tutto quel valore è conosciuto da pochi e non si riesce a comunicarlo e a farlo entrare nel mercato". Ha le idee chiare su quali siano i punti di forza dell'enogastronomia in Sardegna: artigianalità, originalità, unicità, diversità, creatività, estrema varietà di prodotti, di tecniche di produzione e l'enorme agro biodiversità. "L'Isola ha delle potenzialità straordinarie - ribadisce - ma paga cara l'insularità per i trasporti e la logistica. E poi, la proverbiale riservatezza. Ma se si vuole vendere un prodotto, far conoscere un territorio, bisogna salire sul palcoscenico, perché stando dietro le quinte il pubblico non ci vede".
   

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