Le elezioni provinciali non si
terranno il 27 marzo come previsto da delibera del presidente
della Giunta Francesco Pigliaru. Il Consiglio regionale ha
infatti approvato all'unanimità una proposta di legge - primo
firmatario il capogruppo del Pd, Pietro Cocco - che di fatto
consente il rinvio. La consultazione di secondo livello, come
previsto da un emendamento orale dell'assessore agli Enti
Locali, Cristiano Erriu, si terrà tra il 45esimo giorno dalla
data delle elezioni amministrative (tra il 15 aprile e il 30
giugno) e comunque non oltre il 31 ottobre. Presumibilmente il
voto sarà celebrato a metà ottobre.
In questo modo potranno partecipare all'elezione tutti i
sindaci anche i 51 primi cittadini che, con la data fissata al
27 marzo, sarebbero stati tagliati fuori dalla competizione
elettorale. La legge prevede, infatti, che sono eleggibili alla
carica di presidente della Provincia i sindaci dei comuni il cui
mandato non scada prima di 18 mesi dal voto: ma in 51 casi la
scadenza è precedente.
Tra coloro che erano stati esclusi dalla normativa, il
sindaco di San Gavino Monreale, Carlo Tomasi, che aveva
preparato un ricorso contro la delibera della Giunta con la
quale venivano indette le elezioni. Il ricorso, però, non è
stato depositato perché Tomasi ha voluto dare alla Regione la
possibilità di intervenire e porre rimedio alla situazione. Cosa
che oggi il Consiglio regionale ha fatto.
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