"Il telerilevamento per gli
incendi realizzato nel 1993 non ha mai funzionato e non si
capisce perchè questa Giunta non abbia messo in campo nuove
tecnologie per combattere i roghi, che sono passati da 8.851
ettari del 2015 a quasi 10 mila di oggi. Interesseremo della
questione anche la Corte dei conti". La denuncia arriva dai
Riformatori che hanno presentato una mozione e un'interrogazione
in Consiglio regionale sollecitando la Giunta a riferire i dati
degli incendi di quest'anno, compresi i danni economici
derivanti dai righi, e proponendo che la campagna contro il
fuoco del 2017 venga avviata sin da maggio.
"Abbiamo rilevato dalle parole dell'assessore dell'Ambiente
un trionfalismo che non si addice a questa situazione drammatica
- spiega Luigi Crisponi - l'esercito di uomini messo in campo è
inadeguato, non per mancanza di professionalità e competenza,
anzi, ma perchè c'è il 30% di inabili per prestare servizio di
spegnimento e il 70% di ultracinquantenni, con
sottodimensionamento di personale".
"L'assessore, invece - attacca l'esponente dell'opposizione -
parla sempre di 8.500 effettivi, ma la convenzione con i vigili
del fuoco è stata firmata a luglio, troppo tardi". Secondo
Michele Cossa, "è incredibile che tutti gli anni la Sardegna si
trovi ad affrontare questa piaga. Nel 1993 aveva deciso di
dotarsi di un sistema di telerilevamento, cinquanta centraline
per la segnalazione precoce degli incendi, ma nel corso degli
anni il progetto è stato abbandonato. Manderemo questo dossier
alla Corte dei conti - conferma - perchè siamo stanchi di vedere
dilapidati i soldi pubblici".
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