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Bonifiche P.Torres: via veleni 4-10 anni

Bonifiche P.Torres: via veleni 4-10 anni

Operazioni scattano entro l'estate, Syndial scuce 200mln di euro

CAGLIARI, 28 gennaio 2016, 14:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Entro l'estate cominceranno le operazioni di bonifica dell'ex polo petrolchimico di Porto Torres, area Syndial-Eni. L'ha annunciato oggi l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Donatella Spano, dopo che ieri la Conferenza di servizi riunita a Roma al ministero dell'Ambiente (alla quale ha partecipato la stessa Regione) ha deciso sull'esecutività dei progetti.

Le operazioni dureranno quattro anni circa, per quanto riguarda il suolo, e dieci anni per la falda. In quest'arco di tempo Syndial, che investirà oltre 200 milioni di euro per le bonifiche - "secondo il principio del 'chi inquina, paga', ha detto l'assessore - si è impegnata ad impiegare in gran parte le maestranze locali, ovvero la maggioranza delle 150 persone che intende assumere per le operazioni. Spano e il suo staff hanno precisato che "a Syndial, nel corso dei tavoli che hanno portato a un risultato atteso da più di dieci anni, abbiamo chiesto una radicale rimozione delle sostanze nel rispetto totale delle tabelle di legge. L'acqua deve ritornare pulita".

La rimozione riguarderà "una vera collezione di sostanze pericolose, dal benzene al cloruro di vinile". Quanto al metodo, che prevede "l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili a livello internazionale e la massima tutela ambientale e sanitaria", si procederà in quattro direzioni: bonifiche 'in situ', cioè tecniche di risanamento che non prevedono l'estrazione dei terreni o delle acque sotterranee contaminati; 'on site', che prevedono la rimozione (escavazione) della matrice contaminata dal loro luogo di origine ma senza allontanarlo dallo stesso luogo; biologiche; chimiche.

Ieri a Roma è stata approvata la "Fase 1" del Progetto Nuraghe e delle varianti al progetto di bonifica della falda, compresa la cosiddetta "falda Minciaredda". L'intervento riguarda mille ettari sui mille e ottocento complessivamente compresi nell'area dell'ex polo petrolchimico più compromessa dal punto di vista ambientale. "Il nostro prossimo obiettivo sarà la bonifica delle aree inquinate nel Sulcis", ha assicurato l'assessore Spano.
   

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