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Amadeus, il mio festival della gioia

I superospiti da Zalone ai Maneskin, aspettando Fiorello

di Claudia Fascia e Angela Majoli

Un festival "attuale", capace di "puntare sulla contemporaneità", intercettare le tendenze e di anticiparle, lanciare brani che scalano le classifiche, rimbalzano in radio e infittiscono le playlist: è ancora una volta questa la mission di Amadeus, che si prepara a guidare Sanremo per la terza edizione consecutiva da direttore artistico e conduttore. Il via il 1 febbraio, con superospiti d'eccezione i Maneskin: un ritorno 'a casa' per Damiano, Victoria, Thomas e Ethan, sul palco che li ha consacrati lo scorso anno con Zitti e buoni, proiettandoli verso un'inarrestabile cavalcata internazionale, dal successo all'Eurovision Song Contest all'apertura del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, fino al Saturday Night Live del 22 gennaio e alla line up del Coachella Festival il prossimo aprile. Accanto ad Amadeus, cinque co-conduttrici, scelte per "tributare un omaggio al mondo del teatro, della fiction e del cinema che ha vissuto momenti difficile in questi mesi", ha sottolineato il direttore artistico.

E così ecco Ornella Muti, "una vera icona del cinema italiano, con più di 90 film girati con i più grandi registi", da Risi a Monicelli, da Ferreri a Virzì, da Archibugi ad Allen; Lorena Cesarini, "una giovane attrice che ha avuto grande successo con Suburra, una ragazza brillante che porterà la sua energia sul palco dell'Ariston"; Drusilla Foer, "un'attrice di cinema, teatro, cantante, star dei social, frequentatrice di jet set, pungente e ironica"; Maria Chiara Giannetta, "la protagonista di Blanca, vera rivelazione di questa stagione tv"; e Sabrina Ferilli, "una delle attrici più amate dal pubblico italiano, una donna che unisce bellezza, talento e simpatia".

Sul fronte superospiti, già la prima serata l'Ariston si prepara a scatenarsi con la dance dei Meduza: il trio di producer italiani Mattia Vitale, Simone Giani e
Luca De Gregorio, 8 miliardi di stream, centinaia di certificazioni worldwide e un tour mondiale con 15 date sold out solo negli Stati Uniti, approderanno per la prima volta a Sanremo accompagnati da Hozier, con cui dividono il brano dei record Tell It To My Heart. Dopo aver calato l'asso Checco Zalone, al suo esordio assoluto al festival, Amadeus ha annunciato un altro 'debuttante' all'Ariston, Cesare Cremonini, che celebrerà 20 anni di carriera in attesa di uscire, il 25 febbraio, con il nuovo album La ragazza del futuro, e la veterana Laura Pausini, che proporrà per la prima volta dal vivo Scatola, il brano scritto con Madame a Shablo che accompagnerà il nuovo film Amazon Original Laura Pausini - Piacere di conoscerti. Con l'occasione sarà lanciata la nuova edizione dell'Eurovision Song Contest, che torna in Italia dopo il trionfo dei Maneskin lo scorso anno e sarà ospitato al Palaolimpico di Torino il 10, 12 e 14 maggio: a condurlo la Pausini, Alessandro Cattelan e con ogni probabilità Mika, con cui la trattativa è al rush finale.   

E Fiorello? "Ci conosciamo da 35 anni, siamo come fratelli. Ormai non mi sopporta più: lo marco stretto come Gentile con Maradona ai Mondiali, mordo alle
caviglie... Ho prenotato la camera di fronte alla mia: in questo momento è vuota, speriamo che qualcuno venga a posare le valigie e ad aprire la porta", ripete 'Ama', che spera di avere sul palco il sodale 'Ciuri' almeno per la serata finale. Non si esclude che arrivino ospiti sportivi, come è già accaduto in passato, da Novak Djokovic, oggi nell'occhio del ciclone, a Zlatan Ibrahimovic: "Potrebbe accadere, non è detto che sia una stella del presente, magari del passato. Ho affetto per lo sport". Ma niente interisti: "C'è il derby - si gioca sabato 5 febbraio alle 18, ndr - e non voglio distrarre la squadra". Nella serata delle cover, venerdì 4 febbraio, ci saranno omaggi a Raffaella Carrà, Franco Battiato e Lucio Dalla, a dieci anni dalla morte. Senza dimenticare Milva.

In vista di un'edizione che si sperava fosse quella della rinascita, del ritorno alla normalità, e che invece deve fare i conti con il dilagare della variante Omicron, l'auspicio è che sia "il festival della gioia: speriamo di trascorrere cinque serate di divertimento e musica, che è terapeutica. In un momento drammatico il festival dell'anno scorso fu importante sul piano musicale", diede una boccata d'ossigeno alla discografia, ha rivendicato il direttore artistico. E la presenza del pubblico in teatro "è la più grande gioia", ha sottolineato Amadeus, emozionato all'idea di "tornare in scena con il teatro pieno, certo con green pass e mascherina Ffp2, ma di avere l'applauso dell'Ariston. E' accaduto due anni fa, ma a noi sembra un'eternità. L'immagine dello scorso anno con la sala vuota non la dimenticheremo più. Ora teatri e cinema possono contare sulla capienza totale: e' un'immagine bellissima, speriamo che continui sempre". 

Per l'Itralia sono i giorni delicati dell'elezione del nuovo inquilino del Colle: "Come cambiano il presidente della Repubblica, cambieranno anche il conduttore di Sanremo probabilmente... Intanto tre mandati li ho portati a casa: non vedo l'ora di iniziare terzo, quello che sarà dopo... vedremo. L'importante è chiudere il terzo mandato nella maniera migliore", ha chiosato Amadeus.

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