(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Dallo smoking giallo indossato a
Sanremo da Domenico Modugno nel 1958 quando vinse il festival
con Nel blu dipinto di blu, meglio conosciuta come Volare,
all'abito scuro di Adriano Celentano e a quello con maxi bolli
di Mina nel Sanremo del 1961 . Dalla tuta-pantaloni nera con
oblò sull'ombelico e cappuccio, very nude-look, di Anna Oxa,
fino al miniabito in pelle con finto pancione di Loredana Bertè
del 1986, concludendo con il sofisticato abito a pois di Mia
Martini del 1989. La moda del Festival di Sanremo va in scena,
dal 4 al 23 febbraio, a The Mall Sanremo, outlet del lusso nel
cuore della Riviera dei Fiori, che ospiterà The Fashion Side of
Festival, una mostra ideata e realizzata insieme a Rai
Pubblicità e patrocinata dal Comune di Sanremo per celebrare i
70 anni della gara canora. Gli archivi del Festival di Sanremo
sono ricchi non solo di indimenticabili canzoni, ma anche di
moda e mise che hanno fatto storia. Sin dalle prime edizioni
degli anni Cinquanta l'alta moda caratterizza e punteggia le
serate della gara canora. Se nel 1958 gli interpreti del
Festival indossano tutti abiti del catalogo delle Sorelle
Fontana, le prime ad andare con un camion pieno di abiti per i
protagonisti del festival, dal 1960 in poi, cantanti, vallette e
ospiti d'onore scelgono il proprio designer o la propria
sartoria di fiducia, portando così in scena capi unici. Nilla
Pizzi e Julia De Palma arrivano a spendere un milione di lire
ciascuna per gli abiti di sartoria indossati al festival, che
diventa da allora un palcoscenico anche per la moda, una vetrina
per le creazioni dei più importanti stilisti del panorama
internazionale. L'antesignano dei red carpet del cinema. (ANSA).