Ronzulli: 'Miope aver negato Sanremo a Carone-Dear Jack'. E li invita al Senato

La presidente della commissione per l'Infanzia e l'Adolescenza torna sulla polemica sulla canzone 'Caramelle' esclusa dalla gara

Redazione ANSA

"Aver impedito che la canzone 'Caramelle' di Pierdavide Carone e dei Dear Jack partecipasse al Festival di Sanremo è stata pura miopia. Se Sanremo gli ha negato il proprio palcoscenico, io ho voluto aprire loro le porte del Senato". Lo afferma Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Bilaterale per l'Infanzia e l'Adolescenza che ieri, in occasione della terza Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ha ospitato gli artisti a palazzo Madama nell'ambito del Convegno 'Pornografia, minori e sicurezza in rete'.

"Come Presidente della Commissione bilaterale per l'Infanzia e l'Adolescenza, ho ritenuto doveroso invitare gli autori del contestato brano 'Caramelle' rifiutata per il crudo realismo con cui racconta le storie immaginarie di due minori vittime di un pedofilo", spiega la senatrice azzurra.

"Denunciare apertamente la pedofilia - osserva Ronzulli - è un dovere di tutte le parti sociali: dai politici, agli artisti, alla società civile. Negare la visibilità del palcoscenico di Sanremo a chi ha fatto di questa denuncia la propria canzone è pura miopia perché oggi i ragazzi comunicano sempre più attraverso i social e la musica e la telecomunicazione costituisce il principale veicolo di informazione ad ampio raggio. Se Sanremo ha negato il proprio palcoscenico a Carone e ai Dear Jack, io ho voluto aprire loro le porte del Senato".

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