Sanremo: Favino da Fazio, la mia politica è capire le emozioni - VIDEO

A "Che tempo che fa" la rivelazione del Festival torna sul monologo di Koltes

Foto di Claudio Onorati e Ettore Ferrari

Accolto da un grande applauso del pubblico, Pierafrancesco Favino ospite di Che Tempo che fa è tornato sul monologo dell’ultima puntata del festival di Sanremo tratto dallo spettacolo che lui stesso ha portato a teatro "La notte poco prima della foresta" di Bernard-Marie Koltès, che ha suscitato l’entusiasmo del pubblico e anche qualche critica di parte politica perché interpretato come un monologo a favore dei migranti. Favino ha commentato: "È un testo sull’estraneità in generale. La mia politica è solo quella di capire le emozioni. Quella paura lì che se ti muovi ti sparano addosso era anche la mia nello scegliere di fare Sanremo". Alla domanda se sta pensando di rifare Sanremo l’anno prossimo ha risposto ridendo "Chi? Ma sei matto?".

Il monologo di Koltes - Il sorprendente Piefrancesco Favino sa fare anche 'l''uomo della parola': porta sul palco dell'Ariston un brano da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès, storia di estraneità e di esclusione, appena andata in scena all'Ambra Jovinelli di Roma. Un pezzo che l'attore, in un crescendo di pathos, recita con le lacrime agli occhi.

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Sul finale entrano in scena Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che intonano insieme Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati. E la commozione contagia anche Baglioni.

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