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Influenza: Ricciardi(Iss), medici siano i primi a vaccinarsi
(V. "Influenza: Società Igiene, 8 sanitari..." delle 12:52)
23 ottobre, 14:43 (ANSA) - ROMA, 23 OTT - "I medici italiani sono tra i più
riluttanti a vaccinarsi e così anche il personale sanitario. Per
favore, vaccinate e vaccinatevi, date il buon esempio". E'
l'appello che arriva da Walter Ricciardi, presidente
dell'istituto Superiore di Sanità (Iss), in occasione dell'avvio
della campagna per le vaccinazioni antinfluenzali.
"I medici devono dare il buon esempio e vaccinarsi per primi contro l'influenza. Sono una categoria importante, non si possono ammalare e soprattutto non possono trasmettere la malattia ai propri assistiti", sottolinea Ricciardi all'Ansa.
"Quando un medico ha l'influenza e va in reparto, trasmette quasi sicuramente il virus a pazienti che sono già indeboliti da altre malattie". Inoltre, dando il buon esempio, rendono "più facile per i cittadini fidarsi e fare altrettanto, evitando casi gravi che possono portare fino alla morte". Di decessi dovuti a complicanze collegate all'influenza se ne registrano circa 8.000 ogni anno in Italia. Ovviamente, l'appello è anche ai cittadini.
Devono farlo, in particolare, ricorda Ricciardi, "tutti coloro che hanno più di 65 anni o coloro, adulti o bambini, che hanno patologie, come cardiopatie, diabete o malattie oncologiche".
(ANSA).
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"I medici devono dare il buon esempio e vaccinarsi per primi contro l'influenza. Sono una categoria importante, non si possono ammalare e soprattutto non possono trasmettere la malattia ai propri assistiti", sottolinea Ricciardi all'Ansa.
"Quando un medico ha l'influenza e va in reparto, trasmette quasi sicuramente il virus a pazienti che sono già indeboliti da altre malattie". Inoltre, dando il buon esempio, rendono "più facile per i cittadini fidarsi e fare altrettanto, evitando casi gravi che possono portare fino alla morte". Di decessi dovuti a complicanze collegate all'influenza se ne registrano circa 8.000 ogni anno in Italia. Ovviamente, l'appello è anche ai cittadini.
Devono farlo, in particolare, ricorda Ricciardi, "tutti coloro che hanno più di 65 anni o coloro, adulti o bambini, che hanno patologie, come cardiopatie, diabete o malattie oncologiche".
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