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Tumore colon-retto,ancora troppe le diagnosi tardive
Meno della metà italiani si sottopone a test sangue occulto
30 settembre, 12:42 (ANSA) - ROMA, 30 SET - Il 25% delle diagnosi di tumore del
colon-retto avviene tardivamente, riducendo moltissimo le
possibilità di sopravvivenza del paziente; e meno della metà dei
soggetti potenzialmente a rischio (cittadini di età compresa fra
50 e 69 anni) si sottopone agli screening preventivi, in
particolare alla ricerca del sangue occulto nelle feci, un test
in grado di ridurre del 20% la mortalità per questo tumore. Sono
i dati resi noti dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica
(AIOM) in occasione del convegno a Milano. "È necessario
migliorare la consapevolezza degli italiani sull'importanza
degli screening, in cui si resta indietro soprattutto al Sud",
afferma Carmine Pinto, presidente AIOM. Infatti i sintomi del
tumore possono essere confusi con quelli di altre patologie e
spesso, quando viene individuato, il tumore si è già diffuso.
Importanti progressi nella malattia avanzata dove con i regimi di terapia a disposizione si superano i 30 mesi di sopravvivenza contro i 12 di qualche decennio fa.
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Importanti progressi nella malattia avanzata dove con i regimi di terapia a disposizione si superano i 30 mesi di sopravvivenza contro i 12 di qualche decennio fa.