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Farmaco neurologico o psichiatrico, test saliva aiuta scelta
Kit disponibile anche in Italia, studia profilo genetico
23 febbraio, 15:32 (ANSA) - MILANO, 23 FEB - Basta un campione di saliva, e con
un apposito test di laboratorio si scopre in 10 giorni qual è il
farmaco più adatto ad un determinato paziente che abbia una
patologia neurologica o psichiatrica. La novità, appena
disponibile anche in Italia, è stata descritta al Congresso
Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (Sopsi) in
corso a Milano. "Finora - spiega Giulio Perugi, ricercatore
dell'Università di Pisa - la diagnosi e il trattamento
farmacologico in psichiatria si sono basati principalmente sul
colloquio e sull'osservazione clinica, con tutti i limiti che
questo comporta. Ora abbiamo a disposizione un nuovo strumento
in grado di fornire indicazioni sulle caratteristiche genetiche
dell'individuo relativamente al metabolismo di molti farmaci e
la potenziale risposta in determinati contesti clinici".
In particolare, dicono gli esperti, il test analizza il campione di saliva per identificare "la risposta ai farmaci, il rischio di reazioni avverse e la dose ottimale per il paziente".
La raccolta del campione di saliva viene effettuata nell'ambulatorio del medico specialista con un apposito kit, in commercio in Italia, Spagna, Portogallo, Brasile, Messico, Israele, India e Argentina.
Secondo gli specialisti, questo test potrebbe aiutare a "ridurre il tempo che intercorre tra la diagnosi e il trattamento efficace, contribuendo così all'individuazione del trattamento giusto sin dal primo momento".
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In particolare, dicono gli esperti, il test analizza il campione di saliva per identificare "la risposta ai farmaci, il rischio di reazioni avverse e la dose ottimale per il paziente".
La raccolta del campione di saliva viene effettuata nell'ambulatorio del medico specialista con un apposito kit, in commercio in Italia, Spagna, Portogallo, Brasile, Messico, Israele, India e Argentina.
Secondo gli specialisti, questo test potrebbe aiutare a "ridurre il tempo che intercorre tra la diagnosi e il trattamento efficace, contribuendo così all'individuazione del trattamento giusto sin dal primo momento".