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'Mai più handicappato', cambia la lingua della disabilità

'Mai più handicappato', cambia la lingua della disabilità

Effetti su documenti.Nell'Osservatorio gruppo 'Donne e violenza'

ROMA, 02 febbraio 2024, 19:22

di Emanuela De Crescenzo

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L'attuazione della legge delega sulla disabilità sarà "una grande rivoluzione", come più volte l'ha definita la ministra Alessandra Locatelli, non solo dal punto di vista istituzionale e pratico con la presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure, con le nuove modalità di accertamento della condizione di disabilità civile, con la realizzazione del progetto di vita individuale ma andrà ad incidere anche sul piano culturale cambiando il linguaggio con cui si affronta questo tema. All'orizzonte non c'è alcuna modifica della Costituzione sul linguaggio sulla disabilità, anche se nell'articolo 38 ad esempio si parla di "inabili e minorati", ma con la riforma della legge delega verranno eliminate le parole handicap ed handicappato e questo riguarderà tutti gli atti normativi e tutte le pratiche burocratiche.

"Anche noi come la Spagna per la nostra Costituzione abbiamo un ragionamento da fare - ammette Locatelli - e personalmente ho iniziato a pensarci e a valutarlo. Ma al momento non è all'ordine del giorno una modifica della Costituzione. Anche perché è un processo complesso". Ma in realtà per la Locatelli "il passo più importante è già stato fatto proprio con la riforma della legge delega 227 del 21".

E a suo dire non è cosa da poco ma "un passaggio storico perché il concetto di disabilità proviene dalla convenzione Onu che abolisce il termine handicap e la persona handicappata. Questo passaggio è davvero importante, interviene direttamente sulla quotidianità perché viene visto tutti i giorni dai cittadini, negli uffici, dai funzionari e mi auguro che contribuisca a cambiare culturalmente l'approccio del linguaggio alla disabilità".

Proprio oggi è tornato a riunirsi l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, in cui gli esperti coordinatori dei vari gruppi di lavoro hanno illustrato le Linee guida e le modalità di lavoro dei prossimi mesi. Tra gli obiettivi operativi "primo tra tutti - come ha precisato la ministra - la stesura del Piano nazionale per le disabilità che sarà emanato dal Presidente della Repubblica". La novità è che all'interno dell'Osservatorio è stato costituito anche il gruppo 'Donne e Violenza' che si occuperà delle azioni di contrasto alla violenza sulle donne con disabilità visti i tanti casi riferiti dalle cronache. 
   

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